Spesa farmaceutica fuori controllo, nuovo scandalo per la Regione Siciliana
Ad insospettire soprattutto il consumo di farmaci anti-osteoporosi, quasi doppio rispetto la media nazionale
Si profila un altro e nuovo scandalo per la Regione Siciliana. Nell’isola infatti si registrano livelli anomali per quanto riguarda il consumo di farmaci contro l’osteoporosi.
Sulla questione starebbero già indagando alcune Procure e la Guardia di Finanza per controllare se dietro tutto questo non si celi un sistema di truffa ai danni della Regione. A tal proposito l’assessore Lucia Borsellino, insieme ad alcuni dirigenti dell’assessorato, sono stati ascoltati dalla commissione Salute dell’Ars presieduta dal Pd Pippo Digiacomo, presidente che ha deciso di secretare gli atti dell’audizione al termine della seduta.
In realtà non è la prima volta che si sente parlare di anomalie nella spesa farmaceutica siciliana, già a giugno aveva destato scalpore il dato sul consumo di farmaci legati alla cura dell’osteoporosi. In tutte le provincie siciliane la spesa è ben oltre la media nazionale, doppia in alcuni casi, per un ammontare totale di circa 200 milioni di euro.
Secondo i commissari i motivi di tale sproporzione sono molteplici, dai medici di base, ai dirigenti della aziende sanitarie un intero sistema di controlli sembra aver fallito, complice forse, una forte azione di pressing di alcune lobby. Sospetto che appare ragionevole se si considera che ad essere avvantaggiate risulterebbero solo poche aziende farmaceutiche. <<In particolare, la situazione – afferma il presidente Digiacomo – sembra ancora più grave nelle provincie di Catania e Messina>>.
La commissione, subito dopo l’audizione, ha incontrato a Palazzo d’Orleans il governatore Rosario Crocetta, il quale, dopo aver ricevuto tutto il materiale, potrebbe decidere di rivolgersi alla magistratura. Il lavoro di indagine della commissione Salute riprenderà a breve, non appena dall’assessorato arriveranno nuovi dati frutto dei monitoraggi e dei controlli disposti.