Solidarietà nei confronti dell’ attentatore?
Lo sfogo di un carabiniere a seguito dell’attentato che ha portato al ferimento di due colleghi: “la gente non ne può più”
di Alessandro Salvia
Il gesto di Luigi Preiti, disoccupato calabrese di 46 anni, è stato subito bollato dai media nazionali come un gesto isolato e folle, ma non tutti la pensano così. La rete è divisa fra chi sostiene le forze dell’ordine e chi legittima l’attentato, e c’è persino chi accusa Grillo, in modo nemmeno tanto velato, di essere il “mandante morale” di queste violenze, nonostante il Movimento 5 Stelle abbia espresso per primo solidarietà nei confronti delle vittime.
A far discutere, però, sono le parole di un carabiniere, che ha mosso una forte critica nei confronti della classe politica: “E’ il gesto di un disperato. I politici non lo sanno che vuol dire prendere 800 euro al mese, entrare in un negozio e non poter comprare nulla a tuo figlio… Ecco cosa succede se non lo sanno”. Così il gendarme ha risposto ai giornalisti intervenuti sul luogo per documentare quanto accaduto. E ha poi aggiunto: “Li vedo quando prestiamo servizio davanti al ministero… Escono i sindacalisti a braccetto e dicono: ‘L’accordo non si è fatto’. Per loro non cambia niente, per tante famiglie cambia molto…”
Insomma, secondo i politici la colpa è di chi denuncia, non certo di chi per decenni ha tirato la corda fino a farla spezzare.