Scuola, blocco per un milione di stipendi
Scatti di anzianità bloccati, fermi gli incrementi per docenti e personale ata
Lo stop agli scatti di anzianità di docenti e personale tecnico amministravo è arrivato anche dalla VII Commissione Cultura della Camera, in occasione del rinnovo del contratto nazionale di categoria: da registrare solo l’opposizione di Sel e M5S su quanto denuncia già da tempo l’Anief.
Oggetto della denuncia sono il Dlgs Brunetta, l’accordo interconfederale del 4 febbraio 2011 (non firmato solo da Flc-Cgil e Confedir) e il successivo atto di indirizzo ARAN, che trovano attuazione nel DEF 2013. Sostanzialmente si svincolano dalla mera anzianità di servizio le progressioni di carriera, con risvolti catastrofici per il potere d’acquisto degli stipendi che non sono più oggetto di adeguata perequazione rispetto al costo della vita.
Sembrerebbe che oggi si voglia instaurare un nuovo paradigma di merito, di cui i criteri di valutazione ad oggi, non sono affatto chiari. Alle categorie in questione si chiede un paradossale aumento della produttività e dell’efficienza a fronte del taglio delle risorse messe a disposizione, che indurranno inevitabilmente ad un progressivo avvicinamento alla soglia di povertà delle retribuzioni.
“Dopo aver privatizzato il rapporto di lavoro del pubblico impiego – dichiara in un comunicato ufficiale Marcello Pacifico, presidente di Anief – si compie un altro passo verso la perdita dei diritti dei suoi lavoratori. Senza pensare che in questo modo si vanno a tradire gli articoli 36 e 39 della Costituzione, in particolare il passaggio in base al quale il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro. L’amara realtà, invece, è che già oggi a fine carriera un docente percepisce quasi 10.000 euro in meno”.