Pubblicato: Dom, 8 Dic , 2024

Ricordando Felicia Bartolotta Impastato a 20 anni dalla sua dipartita.

Un Tributo alla Resistenza e alla Memoria, a 50 Anni dalla Sua Lotta.

Il 7 dicembre 2024 segna un momento importante per ricordare la figura di Felicia Bartolotta Impastato, madre di Giuseppe Impastato, uno dei più emblematici eroi antimafia italiani, assassinato dalla mafia nel 1978. Il suo impegno instancabile per la giustizia e la memoria, soprattutto dopo la tragica morte del figlio, ha reso Felicia una figura simbolica nella lotta contro la criminalità organizzata e per il riscatto della verità.

Felicia Impastato è una donna che ha dedicato la sua vita a fare giustizia per il proprio figlio e a fare luce sulle verità nascoste dalla mafia. La sua storia è un insegnamento di resilienza, coraggio e determinazione, che trascende la sua esperienza personale e si intreccia con quella di tutta la Sicilia e dell’Italia intera.

     Felicia Impastato nacque il 5 aprile 1933 a Cinisi, in provincia di Palermo, una piccola cittadina che sarebbe diventata tristemente famosa per essere il luogo in cui Giuseppe Impastato, giovane militante antimafia, venne brutalmente ucciso dalla mafia.

Giuseppe, conosciuto come “Peppino”, era un attivista che sin da giovane si oppose al dominio mafioso che controllava il suo paese e non solo. Attraverso la sua passione per la politica e la cultura, Peppino Impastato denunciò con fermezza la connivenza tra mafia, politica e affari. Fondò il circolo musica e culturale, e un’emittente radiofonica Radio Aut, e utilizzando il suo spazio per combattere la mafia attraverso la satira, con il programma “Onda Pazza”.

Peppino fu assassinato il 9 maggio 1978. La sua morte venne inizialmente archiviata come un incidente suicida, ma la famiglia e gli amici non si arresero e denunciarono il coinvolgimento della mafia. Fu solo nel 1996, grazie alle inchieste della magistratura e alla tenacia della madre Felicia, che la verità venne finalmente alla luce: Peppino era stato ucciso dalla mafia per il suo impegno contro di essa.

Dopo la morte di Peppino, Felicia Impastato divenne una figura di riferimento per il movimento antimafia in Italia. Nonostante il dolore insopportabile per la perdita del figlio, Felicia non si rassegnò. Si batté instancabilmente per ottenere giustizia e per far emergere la verità sulla morte di Peppino. In un contesto difficile e segnato dalla paura e dalla rassegnazione, la sua determinazione non venne mai meno.

Nel corso degli anni, Felicia si rivolse alla giustizia, alle istituzioni e all’opinione pubblica per chiedere che venisse fatta chiarezza sul delitto di Peppino. Con la sua coraggiosa battaglia, Felicia fu una delle protagoniste del risveglio di coscienza sulla mafia e sulle sue ramificazioni politiche e sociali.

Felicia Impastato è stata una delle prime donne a lanciarsi in una battaglia di verità e giustizia, non solo per il proprio figlio, ma per tutta la Sicilia e per il Paese. Il suo impegno non si è mai fermato, e attraverso la sua figura, la memoria di Giuseppe e la sua lotta sono diventate un patrimonio collettivo.

Il 7 dicembre 2024, a venti anni dalla sua morte, l’evento “Felicia e le donne di Resistenza” è stato un’occasione importante per riflettere sulla memoria e sul significato del suo impegno.

L’incontro svoltosi a “Casa Felicia” ne bene confiscato a Cinisi, che è stato al centro delle cronache e finalmente definitivamente tolto alla mafia, ha visto la partecipazione di: Cristina Franceschi – Fondazione Roberto Franceschi, la caparbia seuese Savina Pilliu che insieme alla sorella Maria Rosa disse no alla mafia palermitana, Anna Puglisi – Centro Impastato, Laura Margherita Di Marco autrice dello spettacolo “chiamateci partigiane” e Felicia Vitale Impastato (Felicetta), nuora di Mamma Felicia e mamma di Luisa Impastato che ha condotto l’evento.

Mamma Felicia, cosi la chiamiamo noi che l’abbiamo frequentata, non è stata solo una madre che ha cercato giustizia per il suo figlio ucciso dalla mafia, ma una figura che ha dato vita a un movimento di riscatto, di verità e di lotta. Il suo impegno e la sua forza sono un esempio per tutti coloro che credono in un mondo più giusto e libero dalla violenza della mafia.

Il 7 dicembre 2024, quando è stata un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso la memoria, la verità e la giustizia. La lotta di Felicia è anche la nostra lotta, e ogni passo che facciamo per difendere la verità e la giustizia è un tributo a lei, a Peppino e a tutti coloro che, come loro, hanno sacrificato la loro vita per un mondo più libero.

Ad aprire l’evento un doppio monologo, che con l’adattamento di Paolo Chirco, raccoglie parte dei suoi interventi, IL VIDEO.

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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