Quando il cattivo esempio viene dalle istituzioni
Sacchi di rifiuti provenienti dall’Assessorato all’Istruzione ammassati davanti l’albero di Falcone in Via Notarbartolo. Il Sindaco: “Pretendo che si chiarisca quanto avvenuto”
di Alessandro Salvia
L’albero Falcone, simbolo del terribile periodo delle stragi mafiose, viene oltraggiato non solo dai vandali, ma anche dalle istituzioni stesse. E’ recente la notizia che la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo ha dato inizio al procedimento per dichiarare l’albero bene culturale, cosa che comunque non ha impedito all’Assessorato all’Istruzione di abbandonare i suoi rifiuti proprio davanti al palazzo dove abitavano Falcone e sua moglie. “Non è ammissibile, per alcun motivo, che un assessorato, un qualsiasi ufficio pubblico si renda protagonista di un episodio così grave. Non è ammissibile che se vi è un problema a smaltire in modo corretto e differenziato i rifiuti, non si senta l’esigenza di contattare l’Amia per concordare un ritiro in orari adeguati, ma si pensi di poter abbandonare in strada i rifiuti”. Così il Primo Cittadino ha commentato la situazione. Lara Calì, responsabile della raccolta differenziata dell’Amia, spiega che i sacchi contenevano carta mischiata a rifiuti di diversa specie. Il dirigente coordinatore dell’assessorato alla Pubblica istruzione, Maria Romano, accusa l’assenza dei servizi della Gesip per questo sgradevole episodio e afferma che farà partire un’indagine interna, visto e considerato che gli addetti sono comunque tenuti a utilizzare i contenitori forniti dall’Amia. Viene da domandarsi come si possa pensare di cambiare questa città e insegnare il senso civico ai suoi cittadini se i primi a dare il cattivo esempio sono proprio le istituzioni.