Presentati a Palermo, gli Electronic Town Meeting
Il capoluogo siciliano inizia un percorso di promozione della partecipazione dei cittadini su temi strategici per il presente e il futuro della città
Sono stati presentati nello splendido salone di Villa Niscemi, sede del Comune di Palermo, gli Electronic Town Meeting. Si tratta di un percorso di cinque tappe, volto a promuovere la partecipazione dei cittadini su temi strategici per il presente e per l’immediato futuro della città, attraverso strumenti legati ad alcuni importanti temi di interesse comune, quali: pedonalizzazioni; qualità dei servizi offerti dalle circoscrizioni e postazioni decentrate; recupero della costa; raccolta differenziata nelle zone di nuova individuazione; e un ultimo incontro ancora da definire per discutere delle criticità emerse dal raffronto sui vari temi.
«Non è un sondaggio su cosa pensano i cittadini, né una delibera in senso stretto – ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando -. Non si tratta neanche di far votare ai partecipanti una proposta o un’opinione, ma di far funzionare quest’esperimento di “agorà” palermitano, che ha lo scopo di favorire il dibattito costruttivo tra i cittadini su tutta una serie di temi trasversali, in uno splendido esempio di democrazia partecipativa. Gli incontri saranno caratterizzati da parità ed eguaglianza nelle condizioni di accesso e di svolgimento del dibattito, in modo che i cittadini possano contribuire concretamente ai processi decisionali che l’Amministrazione avvierà sui temi indicati. L’esperimento avrà funzionato solo se chi ha partecipato avrà cambiato opinione, proprio in virtù del confronto con chi la pensa diversamente».
Ognuno dei cinque incontri previsti dall’iniziativa, oltre ad affrontare temi di rilevante interesse per l’opinione pubblica, sarà oggetto di un Forum in grado di permettere l’interazione e la discussione, in contemporanea, di un grande numero di persone per prendere insieme una posizione su politiche locali.
«L’Amministrazione comunale sceglie un percorso di partecipazione che vogliamo si radichi all’interno della struttura e, proprio in questa ottica, stiamo già formando il personale comunale», ha spiegato l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania, facendo intendere il desiderio che il modello del Town Meeting possa divenire permanente e ispiri anche le amministrazioni future.
«Poi – ha aggiunto – a partire dal 9 novembre con l’incontro sulle pedonalizzazioni, questo percorso avrà il suo cammino che diverrà parte integrante del sistema di costruzione delle decisioni da parte dell’Amministrazione. Quello che oggi parte è un percorso sperimentale, ma immaginiamo che possa e debba diventare il metodo di lavoro standard della macchina amministrativa».
Per la realizzazione delle attività promosse nell’ambito di questa iniziativa, l’Assessorato alla Partecipazione si avvale della collaborazione di un gruppo qualificato di esperti e consulenti provenienti da Clac (impresa culturale impegnata a Palermo in diversi progetti socio-culturali e di cittadinanza attiva), Next (che si occupa di trasformazioni urbane, sviluppo locale e strategie per l’innovazione e la sostenibilità nelle organizzazioni e nei contesti sociali), Easy (specializzata nello sviluppo di sistemi per la gestione di flussi informativi ed organizzativi).
Ciascuno degli Electronic Town Meeting è un evento che ha alle spalle mesi di lavoro e di attività di incontro e discussione con i cittadini. Il percorso che porta all’organizzazione dell’ETM inizia, infatti, con un’approfondita analisi del contesto. La ricerca sul campo è condotta con metodi qualitativi ed etnografici, basata sull’uso di interviste in profondità e focus group.
L’azione di ricerca è, inoltre, integrata da incontri nelle sedi di gruppi locali, associazioni, parrocchie, organizzazioni di categoria. Le interviste individuali coinvolgono oltre a comuni cittadini, tutti i principali stakeholder. L’azione di coinvolgimento e informazione è integrata da attività di animazione territoriale come passeggiate di quartiere, mappatura di comunità, laboratori di eco-design e uso pervasivo delle tecnologie 2.0 per coinvolgere quanti più cittadini possibile nel processo partecipativo.
Infine, l’Amministrazione ha scelto di coinvolgere direttamente un gruppo qualificato di dipendenti comunali nel processo attraverso un percorso di formazione on the job, che permetterà di valorizzare le risorse interne e limitando per quanto possibile in futuro il ricorso a consulenze e servizi esterni.