Ponte si o no? Referendum per Sicilia e Calabria
Abbandonare o no il progetto del Ponte sullo Stretto? Il Partito dei Siciliani propone un referendum per siciliani e calabresi
di Grazia La Paglia
Un referendum per dare la parola ai siciliani e calabresi, così da essere loro stessi a decidere se creare o no il Ponte sullo Stretto di Messina. Questa la proposta presentata ieri mattina, con una conferenza stampa al Palazzo dei Normanni, da Rino Piscitello, segretario regionale del Partito dei Siciliani. La proposta è stata avanzata con l’appoggio dell’Mpa al fine di comprendere, una volta per tutte, se i siciliani e i calabresi vogliono salvare o rinunciare al progetto. Il progetto del Ponte, spiega Piscitello, è la battaglia centrale del suo partito e per questo motivo risulta indispensabile una petizione popolare. “Il rischio è che non fare il Ponte ci costi quanto ci sarebbe costato farlo – spiega il segretario del Partito dei Siciliani. – Il costo totale dell’opera si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro, ma se sommiamo le penali che dovremmo pagare per ‘non farlo’ che possono arrivare ad un miliardo e duecento milioni, più i trecento milioni già impegnati per lavori effettuati, arriviamo alla stessa somma”. Alle posizioni di Piscitello si affianca anche il neo-senatore Antonio Scavone che ha annunciato la presentazione di atti parlamentari sul Ponte di Messina. “Perché se si prende il treno da Roma a Milano si arriva in due ore, in Sicilia per andare da Alcamo ad Avola occorrono 26 ore? – si chiede. – Mentre nel resto d’Italia si lavora per realizzare l’alta velocità, la Sicilia è condannata alla marginalità”.