Per sette giorni Palermo capitale delle Culture
Dal 16 al 22 settembre spazio a duecento eventi. Ai Cantieri della Zisa la Cittadella della Cultura, epicentro delle iniziative
di Giuseppe Calcaterra
Saranno sette giorni di mostre, fotografia, danza, teatro, passeggiate per la cultura, street food e molto altro ancora, dislocate in tutta la città. Così la “Settimana delle culture”, promossa e organizzata dal Comitato “Insieme per Palermo” con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e la partecipazione di decine di partner pubblici e privati, si dipanerà dal Castello a Mare alla Galleria di Arte Moderna, dal Museo delle Marionette a Palazzo Steri: solo alcune delle decine di location che ospiteranno i circa duecento eventi in programma. Protagonisti indiscussi saranno ancora, dopo il successo avuto lo scorso giugno col Pride, i Cantieri Culturali della Zisa, dove sarà allestita una vera e propria cittadella della cultura.
“Il senso di questa settimana è creare una fotografia dell’attività culturale cittadina per la candidatura di Palermo a “Capitale Europea della Cultura 2019″ – sottolinea il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. I nostri problemi saranno la nostra forza, a scapito di chi li ha già risolti. L’Unione Europea tende a premiare chi combatte per migliorare. Palermo è un mosaico, una città mediorientale in Europa, il punto d’incontro tra Beirut e Francoforte. Proprio per questo siamo considerati la città da battere. Dobbiamo, però, dimostrare – conclude il primo cittadino – che per noi il 2019 non è un punto di arrivo, ma un punto di passaggio verso un progetto più ampio che guarda al 2030”.
Per dar manforte alla nostra candidatura è nato sei mesi fa, voluto da Gabriella Renier Filippone, il Comitato “Insieme per Palermo”, che si avvale dell’impegno anche di Gaetano Basile, Salvo Viola, Clara Monroy e Massimiliano Marafon Pecoraro, Maria Antonietta Spadaro e Bernardo Tortorici.
“L’idea è nata a marzo, non appena abbiamo sentito la volontà da parte dell’amministrazione comunale di candidare Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019 – esordisce la Filippone – e da questa idea sono venuti fuori duecento eventi. Una tappa importante, quella raggiunta, anche perchè tutti i progetti sono autofinanziati e a costo zero per la comunità. Pensavamo che la città fosse più tiepida ma all’appello hanno risposto anche decine di scuole, l’Università e l’Accademia di Belle Arti. Se andrà bene, ci sarà sicuramente una seconda edizione”.
Un risultato veramente imponente, quello raggiunto dal giovane comitato, come evidenziato dall’assessore Giambrone: “C’è una sana vena di follia nel comitato e nell’amministrazione. Una follia produttiva, che ha portato questo straordinario risultato. Questa chiamata alle arti del tessuto culturale cittadino dimostra che è Palermo stessa a volere la candidatura a Capitale Europea per la Cultura 2019.”