Palermo, sequestrato il campo ostacoli della Favorita
Il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico ha riscontrato un grave stato di abbandono e degrado, il disboscamento di parte del bosco Diana, costruzioni abusive e rifiuti
Il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico ieri pomeriggio ha sequestrato al parco della Favorita il comprensorio contenente la struttura equestre gestita dalla Spe “Società palermitana di equitazione” che la stessa ha avuto in concessione dal Comitato Provinciale del Coni. La stessa area risulta essere attualmente concessa dall’Amministrazione comunale alla FISE, Federazione sport equestri.
Proprio nei giorni scorsi l’Amministrazione ha avviato la revoca della concessione ed aveva chiesto, senza ottenere alcuna risposta, chiarimenti rispetto ai lavori svolti all’interno dell’area. A causa del grave stato di abbandono e degrado sono state sequestrate tutte le aree e le strutture facenti parte del complesso equestre comprendenti il campo ostacoli, l’impianto di maneggio, la concimaia e tutti i manufatti adibiti al ricovero dei cavalli nella disponibilità della società di equitazione. Dagli accertamenti condotti dagli ufficiali di polizia giudiziaria, sono emersi gravi danni alla bellezza naturalistica dell’area ed irregolarità quali il disboscamento di una porzione del bosco Diana compiuta mediante aratura selvaggia della vegetazione posta in atto da diversi anni con il conseguente arretramento della macchia verde. Nel comprensorio insistono numerosi manufatti abusivi alcuni dei quali in muratura, tenuti in condizioni fatiscenti al pari delle strutture operative del maneggio, quali stalle e fienili con le coperture realizzate mediante un grossolano assemblaggio dei lamierati con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica. All’interno dell’area sono stati rinvenuti diversi cumuli di rifiuti abbandonati ed ammassi di materiale ibrido, quali concime e materiale di risulta di fieno. In corrispondenza della concimaia è stata riscontrata un’ampia pozza di liquido percolato composto da deiezioni animali con pericolo di inquinamento del suolo.
Il comprensorio in sequestro è stato affidato in custodia giudiziaria al responsabile ai Rangers d’Italia, ente gestore della riserva naturale di Montepellegrino. Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip Dr.Agostino Gristina su richiesta del pm Calogero Ferrara. Il legale rappresentante delle Spe, Ruggero Cassata di 60 anni è stato raggiunto da avviso di garanzia. Nell’intera area sono stati apposti i sigilli per delimitare l’area sequestrata ed evitare l’introduzione all’interno.