Palermo, Palazzo dei Normanni apre le porte a Libera
Nella sede del Parlamento siciliano un nuovo punto vendita dell’associazione di don Ciotti. Il Presidente Forgione: “Passo avanti necessario”
di Matilde Geraci
È stato inaugurato il 3 settembre, in concomitanza con il 31° anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, il bookshop di Libera a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana.
Il nuovo punto vendita dell’associazione, fondata da don Luigi Ciotti, era stato annunciato ai primi di agosto dal nuovo direttore generale della Fondazione Federico II, Francesco Forgione: «Qualcuno disse tempo fa che qui la parola mafia non doveva mettere piede. Invece, noi, lo facciamo adesso e anche in futuro».
All’inaugurazione erano presenti anche il presidente dell’Assemblea regionale e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone;il presidente onorario di Libera, Nando Dalla Chiesa; Maria Falcone; l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino; Pina Maisano Grassi, vedova di Libero Grassi; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente dell’Antimafia regionale, Nello Musumeci; nonché numerose altre cariche istituzionali e di governo.
Accanto ai libri e ai souvenir per turisti e visitatori, si potranno d’ora in poi acquistare anche le bottiglie di vino con l’etichetta “Placido Rizzotto”, legumi e pasta, olio extravergine d’oliva, miele, mozzarella e ancora marmellate e conserve, frutta fresca, limoncello e tanti altri prodotti, realizzati dalle cooperative agricole associate al consorzio “Libera Terra Mediterraneo”, che opera in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania.
L’obiettivo di questo angolo, all’interno del bookshop gestito dalla Fondazione Federico II, è quello di favorire le attività dell’associazione Libera attraverso la vendita dei suoi prodotti ricavati dalle terre confiscate alle mafie. Prodotti, distribuiti in diverse catene e punti vendita italiani e internazionali, oltre che nelle botteghe de “I sapori e i saperi della legalità”.
«Finalmente la società civile prende possesso di questo palazzo che non è più un palazzo del potere. È un segnale nuovo e positivo che ci voleva, proprio partendo da qui», ha detto, visibilmente emozionato, il presidente dell’Ars, Ardizzone. «Voglio ringraziare fortemente i ragazzi di Libera per questo forte e ulteriore passo in avanti per una Sicilia migliore, quella che tutti auspichiamo e vogliamo. Anche noi politici dobbiamo fare la nostra parte e chiedere scusa per tutte le volte che abbiamo voltato la testa dall’altra parte, facendo finta che alcuni fatti non ci riguardassero».
Parole che riecheggiano, quelle pronunciate dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, in occasione di un altro importante anniversario, quello dell’omicidio dell’imprenditore Libero Grassi, lo scorso 29 agosto. Montante, che ha letto i verbali di Confindustria dell’epoca, ha espresso indignazione e vergogna per l’atteggiamento che l’associazione degli industriali assunse nei confronti di Grassi, che decise di denunciare i suoi estorsori.
L’imprenditore, prima ancora di essere ucciso dalla mafia, fu lasciato completamente solo. Un isolamento voluto da Confindustria per lanciare un messaggio ben preciso.
«Nel 2007 come associazione sentimmo l’esigenza di chiedere scusa alla famiglia Grassi. Abbiamo istituito il modello Libero Grassi, isoliamo chi decide di pagare, e creiamo le condizioni per il libero mercato».
Una presa di posizione netta e soprattutto un nuovo atteggiamento da parte degli esponenti delle istituzioni e dell’imprenditoria siciliana, finalmente pronti a riconoscere gli errori del passato e a guardare al futuro con ottimismo. Adesso lo potranno fare anche dall’interno di uno dei monumenti più belli e rappresentativi della città di Palermo.