Pubblicato: Gio, 30 Nov , 2023

Partinico (Pa), Borgo Parrini: il Comune vuole togliere il bene confiscato affidato alla Coop NoE da decenni.

Con motivazioni pretestuose il comune vuole togliere il comodato d’uso alla coop “No Emarginazione” (NoE) del bene confiscato alla mafia che gestisce dal 1988.

Tensione a Borgo Parrini, frazione di Partinico, dove la giunta di centrodestra del Comune ha deciso di revocare il comodato d’uso alla cooperativa “No Emarginazione” (NoE) su un bene confiscato alla mafia nel 1988. Si tratta di 5 ettari di terreni, in parte agricoli, che confinano con il suggestivo Borgo Parrini, diventato recentemente una delle attrazioni turistiche emergenti della provincia di Palermo. La cooperativa, che gestisce l’area da anni, ha contribuito al recupero del territorio, trasformando un’area abbandonata in una risorsa per la comunità locale.

Prima dell’arrivo della cooperativa NoE, l’area confiscata era lasciata all’incuria e al degrado, così come gran parte di Borgo Parrini. La cooperativa, composta da cittadini e volontari, ha avviato una serie di interventi per rivalorizzare il terreno: sono stati acquistati un trattore, piantati alberi e piante, e si è dato vita a un progetto agricolo che ha portato benefici a tutta la comunità. La NoE, nata con l’obiettivo di combattere l’emarginazione sociale, ha trovato in questo spazio confiscato alla mafia una possibilità di riscatto e rinascita.

Nel corso degli anni, Borgo Parrini è passato dall’essere un luogo dimenticato a una destinazione d’arte e cultura. Una comunità di artisti ha infatti affrescato le case del borgo con murales vivaci, trasformandolo in un’attrazione turistica. Nel solo 2022, il borgo ha accolto circa 5.000 visitatori, diventando una tappa obbligata per chi visita la zona.

La giunta comunale ha motivato la sua decisione di revocare il comodato d’uso alla cooperativa NoE con il fatto che la stessa avrebbe organizzato un evento musica che, secondo il Comune, rappresenterebbero “gravi violazioni”. Sebbene tale evento, undici spettatori e due musicisti che hanno suonato in acustico sotto un albero, sia stato occasionale e volto a promuovere la coesione sociale e il coinvolgimento della comunità, il Comune li ha considerati una ragione sufficiente per mettere fine all’accordo con la cooperativa.

Secondo NoE, però, la delibera del Comune ha motivazioni ben diverse. La cooperativa sostiene che si tratterebbe di una “decisione politica”, mirata a sfruttare il rinnovato interesse turistico e artistico per Borgo Parrini, che negli ultimi anni è diventato un luogo di grande attrazione. La presenza di un bene confiscato alla mafia gestito da una cooperativa sociale, di fatto, potrebbe non essere in linea con altri progetti o interessi economici legati alla rivalutazione del territorio.

La revoca del comodato d’uso è vissuta come un duro colpo dalla cooperativa NoE, che per oltre trent’anni ha lavorato con impegno per ridare dignità e futuro a un’area dimenticata e per portare avanti un progetto di agricoltura sociale legato alla legalità e al recupero del patrimonio confiscato alla criminalità organizzata. Non è solo un terreno a essere minacciato, ma anche un simbolo della lotta antimafia e dell’impegno per il bene comune.

La situazione a Borgo Parrini appare delicata e ha sollevato diverse preoccupazioni tra i cittadini, i volontari della cooperativa e gli attivisti locali. Molti temono che la decisione del Comune possa rappresentare un precedente per altri progetti legati alla gestione di beni confiscati alla mafia in Sicilia, minando il valore simbolico e pratico di tali iniziative.

Borgo Parrini, da luogo abbandonato a cuore pulsante di creatività e attrazione turistica, è un esempio di come il recupero di un territorio possa avvenire grazie all’impegno delle comunità locali e delle cooperative sociali. Ma il rischio, ora, è che tale recupero venga messo in pericolo da dinamiche politiche ed economiche che non sempre coincidono con il bene comune.

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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