Pubblicato: lun, 13 Gen , 2014

Mutui agevolati alle coppie gay. Musumeci “Gay? Crocetta demoniaco”

Scontro tra il governatore della regione Sicilia e il leader dell’opposizione all’Ars, che polemizza sull’approvazione della norma che garantisce mutui avvantaggiati anche alle coppie omosessuali
Il governatore della regione Sicilia

Il governatore della regione Sicilia

La Sicilia avanguardia nella difesa dei diritti delle coppie gay. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato con 48 voti a favore e 24 contrari l’articolo 26 della Legge Finanziaria, voluta dal presidente Rosario Crocetta, che prevede mutui agevolati alle giovani coppie di fatto, comprese quelle omosex, per l’acquisto della prima casa con mutuo. Disponibili tre milioni di euro, non tanto, ma il segnale siciliano è politico. I finanziamenti per le coppie di fatto saranno attinti grazie all’integrazione di fondi preposti dall’Irfis, l’Istituto di mediocredito regionale, attraverso una convenzione stipulata tra l’Abi e la Cassa depositi e prestiti. La norma è passata anche con il sostegno dei grillini a cinque stelle.

Forte la contestazione del centrodestra e in particolar modo di Nello Musumeci, che ha dichiarato che«i benefici per l’accesso alla prima casa bisognerebbe assicurarli prima alle coppie con figli, invece di dare precedenza alle coppie gay». Per il leader dell’opposizione si tratta di propaganda e a suo dire “a Crocetta servono i titoloni dei giornali. E cerca di forzare i sindaci a istituire i registri delle coppie di fatto. Molti però si rifiutano».
Respinge le critiche del Pd siciliano, Antonello Cracolici parlando di «una norma di grande valenza sociale» e citando Papa Francesco: «Chi siamo noi per giudicare?».

Musumeci ha parlato apertamente di “norma demoniaca” e di “famiglia finalizzata alla procreazione” e il governatore ha immediatamente replicato dicendo che «demoniaco è non riconoscere i diritti sociali delle persone, di giovani coppie che adesso troveranno più conveniente fare un mutuo invece di pagare l’affitto».
Arriva tempestivo anche il commento del presidente dell’Arcigay, Daniela Tomasino, che dice:”Sono argomenti vergognosi e vuoti, che vanno respinti con forza, perché privi di qualsiasi realtà politica, sociale, scientifica e perché, sopratutto, offendono profondamente le istituzioni siciliane. Istituzioni che hanno il dovere di garantire a tutti i cittadini e tutte le famiglie pari opportunità, diritti e dignità. Quella intrapresa sabato dall’ARS è la strada giusta.”

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