Morto Eusebio, uno dei più grandi calciatori
La leggenda del calcio portoghese è venuta a mancare questa mattina a Lisbona, a 71 anni, per un arresto cardiaco
È morto nella mattina di ieri, alle 3.30 circa, Eusebio.
Vera e propria leggenda del calcio, la Pantera Nera, nacque in Mozambico, allora colonia portoghese, il 25 gennaio 1942 e lì nello Sporting Lourenço Marques iniziò la carriera allenato dall’italiano Ugo Amaretti che invano provò a portarlo in Italia. Il talento di Eusebio non rimase nascosto a lungo, nel 1960, infatti, fu notato dal Benfica di Béla Gutmann e portato in Portogallo. Con la società lusitana si consacrò come uno dei più forti attaccanti di sempre. Titolare inamovibile già a 19 anni, con il club di Lisbona avrebbe vinto nel giro di quindici anni ben undici campionati e cinque coppe nazionali, a queste si aggiunga la Coppa Campioni conquistata contro il temibile Real Madrid di Puskas e Di Stefano nel 1961-62. Trionfi arrivarono anche con la nazionale portoghese con la quale raggiunse il terzo posto, record finora ineguagliato per la selezione portoghese, ai mondiali del 1966 in Inghilterra.
Eusebio vantava anche un ricco palmares individuale. Nel 1965 conquistò il Pallone d’oro e per due volte, nel 1968 e 1973, la Scarpa d’oro. Inoltre conquistò per ben 7 volte il titolo di capocannoniere nel campionato portoghese, 3 volte della Coppa Campioni e quello del Mondiale’66.
Il portoghese già da qualche tempo accusava problemi di natura cardiovascolare, nel 2012, durante gli europei di calcio, fu riportato in Patria con urgenza per essere ricoverato a seguito di ictus. Di ieri l’arresto cardiaco che l’ha ucciso a 71 anni.