Libia, rapito il Premier. Ma per gli ex ribelli è stato arrestato
Rapito il premier della Libia Ali Zeidan. Confessa il gruppo di ex ribelli della “Camera dei rivoluzionari di Libia” che però parla di “arresto”.
TRIPOLI (LIBIA) Il primo ministro della Libia Ali Zeidan è stato rapito nella prima mattinata di giovedì da un gruppo armato mentre si trovava in un albergo della capitale ed è stato portato in un luogo non ben identificato. Il governo ha subito sospettato di due gruppi di ex ribelli, la “Camera dei rivoluzionari di Libia” e la “Brigata di lotta contro il crimine”, che dipendono in teoria dal ministero della Difesa e e dell’Interno. Il primo gruppo di ex ribelli ha infatti rivendicato l'”arresto” (e non il rapimento) del premier spiegando che Zeidan è stato rapito in seguito al ruolo del suo governo nella cattura – da parte degli Usa – di Abu Anas al-Libi, uno dei leader di al Qaida. Una foto del premier libico Ali Zeidan al momento dell’arresto è stata diffusa dai rapitori e riportata da Al Arabiya. La foto mostra il premier con una camicia marrone semiaperta e un’espressione accigliata, tenuto sotto braccio da due persone in borghese. Il gruppo di ex-ribelli la ‘Camera dei rivoluzionari di Libia’ ha reso noto che l’arresto del premier libico Ali Zeidan è stato eseguito con un mandato della Procura generale: “L’arresto del premier è avvenuto su ordine della Procura generale”, si legge sulla pagina Facebook del gruppo. Ma l’ufficio del procuratore generale di Tripoli ha smentito di aver emesso un mandato di arresto per il Primo Ministro Ali Zeidan. Il portavoce del Dipartimento anti-crimine, sezione del ministero dell’Intero, Abdel Hakim Albulazi, ha confermato che il premier Ali Zeidan è “in custodia per un mandato di arresto emesso dal Dipartimento”. Albulazi ha detto all’agenzia ufficiale Lana che Zeidan è “in buona salute e che viene trattato bene come qualsiasi cittadino libico”. Gruppi estremisti libici nei giorni scorsi hanno accusato Ali Zeidan e il suo governo di aver autorizzato segretamente il raid delle forze speciali Usa che il 5 ottobre scorso ha portato alla cattura a Tripoli di Abu al-libi, terrorista di Al Qaida considerato la mente delle stragi di Nairobi e Dar es Salam del 1998. A parlare è un portavoce degli ex ribelli artefici del rapimento. “Il suo arresto giunge dopo una dichiarazione di John Kerry sulla cattura di Abu Anas al-Liby, dopo aver detto che il governo libico era al corrente dell’operazione.” Questa mattina, in Italia, si è svolta una riunione tra il ministro della Difesa, Mario Mauro, ed i vertici militari per “monitorare la situazione libica in raccordo con la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero degli Affari esteri”, dopo il rapimento del premier Ali Zeidan. (fonte ANSA)