L’Europa e la sorte di Lampedusa
Ai vertici europei sorgono due schieramenti in merito all’intervento dell’Unione Europea nel caso Lampedusa.
Il 7 ottobre il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz ha dichiarato che l’Europa dovrebbe impegnarsi maggiormente sul fronte immigrazione attraverso il coinvolgimento di tutti gli Stati membri: Schulz ha fatto particolare riferimento alla Germania che, per la minor percentuale di migranti all’interno del suo territorio, dovrebbe essere lo Stato trainante la redistribuzione degli immigrati all’interno degli altri paesi europei.
Il tema dell’immigrazione si è inevitabilmente riproposto durante il vertice dei Ministri degli Affari Interni che si è tenuto ieri a Lussemburgo: il Presidente della Commissione Europea Barroso e il Commissario Europeo per gli Affari Interni Malmström hanno rinnovato le sollecitazioni di Schulz sottolineando la responsabili
tà dei 28 Paesi membri riguardo l’accoglienza dei profughi.
Di schieramento opposto rispetto a questa posizione si sono trovate Germania e Svezia, secondo cui la lotta all’immigrazione non deve consistere in un sistema di redistribuzione ed accoglienza quanto piuttosto deve puntare all’origine del fenomeno, combattendo il sistema criminale che organizza le tratte di clandest
ini.
Il punto di vista di Svezia e Germania, che con queste dichiarazioni spostano la questione della risoluzione del fenomeno dal livello europeo a quello internazionale, nasce dalla consapevolezza che il caso di Lampedusa è solo un esempio eclatante di un fenomeno che attanaglia l’Europa da anni: dal 2011 il 70% delle richieste di asilo ha interessato Gran Bretagna, Belgio, Francia, Svezia e Germania, percentuale che sta subendo un’ulteriore impennata con l’evolversi della questione siriana. Contrariamente a quanto suggerito da Schulz, dunque, i paesi più ricchi d’Europa non si ritengono immuni dal problema dell’immig
razione, anzi sono quelli maggiormente colpiti per via del loro sistema di welfare, che permette una migliore integrazione e che attutisce quindi la necessità di trovare con urgenza una soluzione.
La questione subirà degli ulteriori sviluppi in giornata, proprio in questo momento José Barroso e Cecilia Malmström stanno raggiungendo Lampedusa su invito di Letta e Alfano, al fine di intavolare un vertice europeo in loco e discutere dei possibili piani di intervento di impronta comunitaria.