L’ANPI festeggia i suoi 80 anni.
Una Storia di Resistenza, Memoria e Impegno Civile.
L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) celebra quest’anno il suo ottantesimo anniversario, un traguardo che segna non solo il percorso di un’associazione, ma anche il ricordo di una lotta che ha segnato profondamente la storia dell’Italia contemporanea. Fondata il 27 aprile 1944, l’ANPI è nata con l’intento di riunire i partigiani che avevano combattuto contro il nazifascismo e di trasmettere alle future generazioni i valori della Resistenza, come la libertà, la democrazia e la giustizia sociale.
L’ANPI fu fondata a Milano, durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo in cui la resistenza armata contro l’occupazione tedesca e il regime fascista era al suo culmine. La sua nascita fu il frutto della necessità di creare un’organizzazione che raccogliesse i combattenti della Resistenza e che potesse garantire la loro protezione, il loro riconoscimento e la loro dignità. Ma non solo: l’ANPI si poneva anche come custode della memoria storica, un ruolo che ha continuato a ricoprire con impegno per oltre otto decenni.
Il suo fondatore, il partigiano e politico Alfredo Lippi, si unì ad altri esponenti della Resistenza con lo scopo di assicurare che l’Italia potesse riprendersi dai traumi della guerra, costruendo una democrazia che fosse frutto di un ampio consenso popolare e non di impositi autoritari.
In questi 80 anni, l’ANPI ha svolto un ruolo cruciale nel mantenere viva la memoria storica della Resistenza, attraverso iniziative educative, eventi, pubblicazioni e la promozione di un dibattito costante sui valori di libertà e giustizia. In particolare, l’associazione è sempre stata attivamente impegnata nelle scuole, con progetti che coinvolgono giovani e studenti, per garantire che la memoria della lotta antifascista non venga mai dimenticata.
L’ANPI ha anche promosso numerose iniziative di ricerca storica e culturale, invitando a riflettere sulle conseguenze della guerra e del fascismo, e sull’importanza di proteggere i diritti fondamentali delle persone. La Resistenza, infatti, non è stata solo una lotta armata, ma un movimento politico e sociale che ha posto le basi della Repubblica Italiana.
Nel corso degli anni, l’ANPI ha ampliato il suo impegno, non limitandosi a preservare la memoria storica, ma assumendo un ruolo attivo nella difesa dei valori democratici e della giustizia sociale. La lotta contro il neofascismo, la promozione dei diritti umani e delle pari opportunità, il contrasto a ogni forma di discriminazione sono diventati temi centrali nelle attività dell’associazione.
Oggi, l’ANPI non è solo un luogo di ritrovo per i partigiani e i loro familiari, ma un punto di riferimento per tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti civili e della democrazia. L’associazione ha, infatti, mantenuto sempre una forte vocazione antifascista, opponendosi con fermezza a ogni tentativo di revisionismo storico e di relativizzazione della Shoah e della Resistenza.
Il settantottesimo anniversario della Liberazione (25 aprile 1945) ha visto un rinnovato impegno dell’ANPI per educare le nuove generazioni a comprendere l’importanza dei valori di pace, solidarietà e rispetto reciproco. La Resistenza non è solo un capitolo di storia, ma una fonte di ispirazione per chi oggi lotta contro le ingiustizie sociali e per la costruzione di una società più equa e inclusiva.
Oggi, l’ANPI continua a essere protagonista di un dibattito vitale, invitando tutti a non abbassare la guardia contro i pericoli del razzismo, dell’odio e della violenza. La sua azione, che non si ferma alla commemorazione storica, è un richiamo costante a vigilare sulla democrazia e sulla libertà, valori conquistati con il sangue di tanti giovani durante la Resistenza.
Mentre l’ANPI celebra gli 80 anni dalla sua fondazione, si trova di fronte a nuove sfide. La generazione dei partigiani sta lentamente scomparendo, ma l’associazione ha saputo rinnovarsi, coinvolgendo sempre di più giovani e nuovi attivisti che condividono l’impegno di portare avanti l’eredità della Resistenza. Oggi, l’ANPI è un’associazione che abbraccia la pluralità delle sue voci, unendo storie e persone diverse sotto l’insegna della difesa dei diritti e della libertà.
Nel futuro dell’ANPI c’è ancora tanto da fare. Le nuove generazioni hanno il compito di mantenere viva la memoria della Resistenza e di lottare contro i pericoli che minacciano i principi democratici su cui si fonda la nostra Repubblica. Per questo anche a Palermo si è voluto celebrare l’anniversario con un evento svoltosi il 25 novembre all’Istituto Gramsci Siciliano ai Cantieri Culturali alla Zisa.
L’evento ha visto con il coordinamento di Armando Sorrentino Vice Presidente Anpi Palermo, gli interventi di: Salvatore Nicosia Presidente Istituto Gramsci Siciliano, Claudio Riolo Rete palermitana per la difesa e l’attuazione della Costituzione, Ottavio Terranova Coordinatore regionale AMPI, Stefania Macaluso Presidio donne per la pace, Tiziana Albanese Collettivo universitario Medusa, Mario Ridulfo Segretario Generale CGIL Palermo, con le conclusioni di Gianfranco Pagliarulo Presidente nazionale ANPI.
La celebrazione di questi 80 anni non è solo un momento di riflessione, ma un’occasione per rilanciare con forza l’impegno di tutti noi a difendere, ogni giorno, i valori per cui tanti hanno combattuto e sono morti.
Gli 80 anni dell’ANPI rappresentano una tappa fondamentale in un percorso di memoria, di lotta e di impegno civico che ha accompagnato la storia dell’Italia repubblicana. Un anniversario che non è solo un ricordo del passato, ma un invito a guardare al futuro, per continuare a difendere la democrazia, la pace e la giustizia. La Resistenza non è finita il 25 aprile 1945: vive nei valori che ogni giorno ci spingono a fare la nostra parte nella costruzione di una società più giusta e solidale.
La nostra intervista al Presidente Nazionale Gianfranco Pagliarulo: