La senatrice PDL che se ne va senza pagare
Nel 2009 acquistò dei vestiti in una famosa boutique del centro di Pescara e si rifiutò di pagare. Senatrice PDL Condannata al risarcimento di 13.300 euro
di Alessandro Salvia
La neo-senatrice del PDL Paola Pelino, che fino a pochi giorni fa era in prima fila a protestare davanti il tribunale di Milano contro la magistratura, si giustifica dicendo che si è rifiutata di saldare il conto dopo aver riscontrato “irregolarità fiscali”, e accusa un occulto cospiratore di creare danno alla sua immagine per motivi politici. Una motivazione che non ha convinto il giudice di primo grado, che ha condannato la senatrice PDL a pagare 11.136 euro per la sorte capitale, più compensi pari a 2.000 euro, di cui 200 per spese legali. «Il Giudice di primo grado», spiegano gli avvocati, «ha, quindi, accertato che la senatrice ha acquistato capi d’abbigliamento nell’anno 2009 senza corrispondere il relativo prezzo. Le vendite alla senatrice Paola Pelino sono avvenute in ossequio alla disciplina tributaria a differenza di quanto affermato dalla stessa, la quale soltanto oggi parla di mancata emissione degli scontrini fiscali». Gli avvocati aggiungono che sono state molteplici le sollecitazioni al pagamento, tutte rimaste senza risposta. La sentenza è immediatamente esecutiva, ci chiediamo se a questo punto la neo-senatrice deciderà di pagare per ciò che ha acquistato.