La rimonta antisemita
Il Report dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali denuncia un aumento degli atti di antisemitismo in Europa
In occasione del settantacinquesimo anniversario della Notte dei Cristalli, avvenuta tra il 9 e il 10 Novembre del 1938, l’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali ha pubblicato un report sulla percezione della paura dell’antisemitismo tra la popolazione di fede ebraica.
Secondo il documento riportante i risultati delle interviste a 5.847 ebrei, l’antisemitismo esiste ancora e sta nuovamente dilagando. Tre quarti della popolazione intervistata, residente in tutta Europa, dichiara di aver assistito o di esser stata protagonista di atti di stampo antisemita, soprattutto negli ultimi cinque anni.
Delle pratiche denunciate, solo il 4% è di natura palesemente violenta, mentre la restante percentuale riguarda atti discriminatori di vario tipo, ma prevalentemente sul lavoro. Le statistiche hanno individuato i paesi dove si concentrano prevalentemente gli atti discriminatori: in cima alla classifica vi sono Belgio e Francia, ma la nazione con la più alta percentuale di paura nei confronti dell’antisemitismo rimane la Germania, dalla quale la maggior parte degli intervistati dichiara di voler fuggire nuovamente.
Le origini del ritorno dell’odio antisemita vengono ricondotte allo scontro israelo-palestinese, che ormai coinvolge anche l’Europa e influenza l’opinione pubblica. Data l’impossibilità di giungere in tempi brevi ad una soluzione in Medio Oriente, l’Agenzia ha formulato una serie di proposte per arginare il fenomeno ed attenuare la paura. Le attività contemplate dagli studi riguardano prevalentemente programmi di sensibilizzazione riguardo i diritti umani e la condanna pubblica, da parte delle autorità dei paesi coinvolti, degli atti di discriminazione e vandalismo antisemita. Altro passo fondamentale sarà il controllo dell’antisemitismo online, in quanto internet rappresenta il luogo prescelto per la diffusione dell’odio.