Il Sindaco di Campofiorito indagato per truffa
Da oggi ha il divieto di risiedere nel proprio comune il sindaco indagato per truffa, falso ideologico e abuso d’ ufficio
di Mario Tralongo
La vicenda è rappresentativa di molte altre simili. La Pubblica Amministrazione, gallina dalle uova d’ ora, utilizzata come Bancomat dei propri desideri.
Giuseppe Sagona primo cittadino di Campofiorito, paese in provincia di Palermo, acquista nel 2009 una abitazione per l’ importo di 26,000 €. Per tale abitazione, dai precedenti proprietari era stata avanzata richiesta per ottenere i fondi della ricostruzione del terremoto del Belice (gennaio 1968) ma tale richiesta era sempre stata respinta dall’ Amministrazione Comunale per la mancanza della richiesta ufficiale presentata entro i termini previsti.
Nel 2008 la situazione si sblocca. Il Sindaco, appena eletto, con una nota di suo pugno comunica alla commissione competente che l’ istanza esiste e che si trova regolarmente trascritta nel protocollo del comune. Tra il 2010 e il 2012 il sindaco ottiene una prima trance di 89,000 € a fronte di 107,00 € assegnati. Davvero un bell’ affare. Peccato che la nota sia falsa, il documento inesistente, il protocollo del Comune manomesso e contraffatto. Insomma una vera truffa ai danni dell’ Amministrazione Pubblica. Ai Carabinieri della locale stazione che indagano non resta che trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica ed è di oggi la notizia che il Giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese, competente per territorio, ha emesso una ordinanza che vieta al sindaco Sagona di risiedere nel territorio del proprio Comune.
Al primo cittadino è stato inoltre sequestrato parte dell’ immobile per un importo stimato pari a quello illecitamente percepito. Pare proprio che questa volta il desiderio del Sindaco di ristrutturarsi casa a spese dei cittadini sia destinato a rimanere tale.