Gli USA fuori dall’UNESCO
Perso il diritto di voto degli Stati Uniti in seno all’Assemblea dell’UNESCO
L’Agenzia ONU per l’educazione ha comunicato la decisione di sospendere il diritto di voto agli Stati Uniti, colpevoli di non aver finanziato l’Organizzazione per due anni. Fino al 2011 gli USA rappresentavano la principale fonte di finanziamento dell’UNESCO, ma da quando la Palestina è diventata uno dei Paesi membri, la pratica si è interrotta.
A causare questa inversione di tendenza è una legge statunitense risalente al 1990, che vieta all’America di finanziare le agenzie ONU che accolgono proprio la Palestina all’interno dei procedimenti assembleari. Questo vincolo giuridico ha dunque determinato non solo la perdita del peso politico USA presso un’organizzazione importante come l’UNESCO, ma ha anche determinato delle considerevoli difficoltà all’Agenzia stessa, i cui fondi sono così dimezzati. Ciò ha comportato l’impossibilità di perseguire nuovi programmi e campagne di sensibilizzazione, che risultano invece fondamentali nell’ambito della promozione dell’educazione e della cultura.
L’America risponde alla sospensione comunicando che il Governo tenta di modificare la legge incriminata sin dall’insediamento del Presidente Obama, ma attualmente le rigidità politiche e diplomatiche nei confronti della Palestina sono ancora troppo forti.