Giornata Mondiale della radio
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite (ONU) e l’UNESCO hanno scelto il 13 febbraio per celebrare la Radio come importante mezzo d’informazione
di Ornella D’Anna
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite (ONU) e l’UNESCO hanno scelto il 13 febbraio per celebrare la Radio come importante mezzo d’informazione e, così facendo, ricordare l’importanza della cooperazione internazionale tra emittenti e incoraggiare i maggiori canali radio nel mondo a promuovere l’accesso all’informazione e la libertà di espressione attraverso l’etere. La ricorrenza è stata proclamata per la promozione mondiale della cultura, ricordando proprio il giorno in cui sono stati lanciati nel 1946 i primi programmi radiofonici dell’ONU dalla sede ufficiale della propria Radio a New York. Proprio l’Unesco sottolinea come “nonostante lo sviluppo delle nuove tecnologie, la radio resta ancora oggi uno strumento importantissimo, essendo la piattaforma più potente e a basso costo accessibile a tutti e in tutto il mondo, Nord e Sud”, facendo presente come proprio le comunità del Sud del Mondo stiano cercando di “colmare il digital divide che li separa dal Nord attraverso una diffusione capillare e potente delle radio di comunità, con programmi ideati e condotti dal basso, in particolare grazie al contributo volontario e diretto di persone appartenenti alle comunità rurali locali” L’evento mira quindi a riunire emittenti, sostenitori, ideatori e network di tutto il mondo, al fine di valorizzare e celebrare il medium radiofonico. La giornata si concentrerà su alcune tematiche, una delle quali è la radio come strumento per dare spazio e voce ai giovani. Il sito dell’UNESCO, in questi giorni centrato sull’evento, riporta fra l’altro le parole dell’Arcivescovo sud-africano Desmond Tutu:
«…la radio è il mezzo d’informazione più efficace dell’intero continente africano. La gente ne ricava notizie e informazioni, e vi discutono di varie problematiche. La radio è uno spazio dove le comunità discutono, parlano di cose che le toccano da vicino e grazie alla quale quale possono arrivare alla soluzione dei loro problemi».
Sul sito dell’UNESCO si legge ancora:
«Negli ultimi dieci anni, i progetti radiofonici portati avanti dai giovani sono stati esportati in tutto il mondo, in varie forme e modalità. Dalla Bolivia al Bangladesh, da New York a New Dehli, da Kinshasa a Kuala Lumpur, le stazioni radio hanno goduto dei benefici scaturiti dal coinvolgimento dei giovani nei loro progetti. Mettendoli al comando, si creano buone opportunità di dialogo e di crescita del pubblico».
Per celebrare l’evento, sono previste celebrazioni in molte città e zone del pianeta, con l’evento principale che si terrà negli uffici dell’UNESCO a Parigi – con diretta dal vivo in tutto il mondo attraverso unaa piattaforma web del Comitato per la Giornata Internazionale della Radio, www.wrd13.com, che ha organizzato uno scambio di prodotti audio che ricordino l`importanza di questo mezzo d`informazione nel mondo.
Inoltre in onore di questa ricorrenza, l’Amministrazione Postale delle Nazioni Unite (UNPA) emetterà una serie di francobolli raffiguranti scene della storia della Radio delle Nazioni Unite.
Testimonial d’eccezione dell’emissione sarà la stupenda immagine di Audrey Hepburn, grande stella del cinema statunitense, immortalata negli studi della Radio dell’ONU nel 1953 mentre preparava la sua trasmissione radiofonica per l’UNICEF.