Donne Partigiane. Finalmente c’è chi le ricorda
A Milano inaugurata la prima piazza italiana dedicata alle donne che hanno partecipato alla Resistenza
di Rosalba Di Giuseppe
Gina Borellini, Ancilla Marighetto, Rita Rosani, Paola Del Din, figlie, spose,madri che decisero di abbandonare il lavoro domestico per prendere parte attiva alla resistenza, non solo come crocerossine ma come vere e proprie combattenti prevalentemente senza armi, si organizzarono in gap ( gruppi di azione partigiana) e in sap (squadre di azione partigiana) per dare manforte ai loro compagni. Si distinsero nel ruolo di messaggere, usando la borsa della spesa per trasportare, sotto le melanzane e i peperoni, la stampa clandestina, a cui diedero grandi contributi come la partigiana scrittrice Renata Viganò, che raggiunse la notorietà con il suo romanzo L’Agnese va a morire, un ‘ottica femminile irripetibile della Resistenza , in cui Agnese rappresenta tutte le donne che per forza di cose si ritrovano a prendere la decisione di cambiare la propria vita per salvarsi e dare un nuovo senso a tutto.
La decisione di rendere omaggio alle donne partigiane era partita dall’Anpi, durante un convegno sul lavoro “in ricordo di Sandra e Stellina: donne , diritti, lavoro.”
La piazza è ubicata nella zona 6 di Milano antistante il centro sociale Barrio’s delimitato da via Boffalora e via Barona.
Il motivo delle intitolazioni lo spiega il nuovo assessore alla Cultura, Filippo Del Corno: “Un omaggio doveroso alla memoria di chi ha contribuito a liberare il Paese dal nazifascismo da parte di una città che è medaglia d’oro alla Resistenza. Uomini e donne che, con impegno e passione, anche a costo della vita, hanno lottato per la libertà. Con questo provvedimento il Comune raccoglie le numerose richieste giunte da associazioni e da semplici cittadini, oltre che dai due consigli di zona interessati”.