Dentro Las Vegas una città del futuro
L’imprenditore Tony Hsieh annuncia l’obiettivo di fare del cuore di Las Vegas una città del futuro all’insegna del valore della comunità
All’interno della città del gioco d’azzardo e del peccato esiste un quartiere, il Downtown, caratterizzato da una nuova ondata di vita del tutto inedita per la città di Las Vegas: ciò che sta nascendo ha l’ambizioso obiettivo di diventare un paradiso per famiglie, una città futuristica all’insegna della quiete e del valore della comunità.
Il fautore di questo ambizioso e strambo progetto è Tony Hsieh, CEO della società americana Zappos, leader nel settore dello shopping online, che ha puntato il nucleo appassito di Las Vegas con l’obiettivo di farne qualcosa di innovativo. Tutto è cominciato nel 2010, quando gran parte degli uffici della Zappos vennero trasferiti nel Downtown: Hsieh convinse parecchie agenzie di start-up a spostare i loro uffici nella zona, con l’obiettivo preliminare di fare una sorta di Silicon Valley del Nevada. Con il tempo il progetto di Hsieh si è consolidato verso un ideale meno imprenditoriale e maggiormente attento all’aspetto intimo dei lavoratori: la nuova meta dell’imprenditore adesso è la trasformazione del centro di Las Vegas in un luogo di quiete, ispirazione e relax, dove l’attenzione all’individuo dal punto di vista della salute, dell’alimentazione, dell’istruzione e della famiglia possano contribuire a stimolare la creatività dei soggetti.
Il Downtown Project è stato accolto dai media con diffidenza, Hsieh risulta quantomai utopico nelle sue ambizioni, talmente tanto da far nascere il sospetto di secondi fini rivolti verso scopi e vantaggi personali, lontani dal benessere della popolazione americana.