Colpo alle famiglie mafiose del centro Sicilia.
Caltanissetta: Confiscati beni per 5,5 milioni di euro a esponente della criminalità organizzata ennese.
La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha eseguito un’importante operazione di confisca di beni per un valore complessivo di 5,5 milioni di euro, riconducibili a un esponente della criminalità organizzata ennese, legato al potente clan gelese degli Emmanuello. Il provvedimento, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Enna su richiesta della Procura di Caltanissetta, riguarda numerosi beni immobili e veicoli.
Oggetto della confisca sono un’azienda agricola situata a Enna, 55 immobili – tra cui 52 terreni e 3 fabbricati sparsi tra Enna e Piazza Armerina – e tre automobili. L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività illecite della criminalità organizzata ennese, confermando l’efficacia del lavoro congiunto tra le forze dell’ordine e la magistratura nella lotta contro la mafia e il suo sistema di accumulazione di ricchezze illegali.
Le indagini patrimoniali condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Caltanissetta risalgono già a luglio 2017, quando gli investigatori avevano focalizzato la loro attenzione sulla famiglia degli Stanzù, ritenuta parte integrante del tessuto criminale locale. Grazie a queste approfondite indagini, il tribunale di Enna aveva già disposto il sequestro dei beni oggi definitivamente confiscati.
Il provvedimento sottolinea l’importanza delle misure di prevenzione patrimoniale nel contrasto alla criminalità organizzata, colpendo direttamente le risorse economiche e immobiliari accumulate illegalmente. La confisca non solo privato il clan ennese e i suoi affiliati dei loro beni, ma ha anche il potenziale di restituire tali risorse alla collettività, contribuendo al recupero e alla valorizzazione del territorio.
L’operazione rappresenta un ulteriore segnale che le autorità continuano a vigilare attivamente contro le infiltrazioni mafiose, in particolare nel settore agricolo, tradizionalmente utilizzato dalle organizzazioni criminali per riciclare denaro e mantenere il controllo su porzioni di territorio.Con questa confisca, lo Stato infligge un duro colpo alle strutture economiche della criminalità organizzata, riaffermando la sua presenza e il suo impegno nella tutela della legalità.