Bersani apre a M5S: “Dicano cosa vogliono”
Dopo i risultati di queste elezioni lo spettro dell’ingovernabilità si ripresenta in parlamento. Grillini chiamati in causa per governare
di Alessandro Salvia
“So che fin qui hanno detto “tutti a casa”, ora ci sono anche loro, o vanno a casa anche loro o dicono che cosa vogliono fare per questo paese loro e dei loro figli”. Così Pierluigi Bersani ha commentato l’ipotesi di un’intesa col movimento dell’ex-comico genovese, vero vincitore di questa tornata elettorale. “La nostra intenzione -prosegue Bersani- sarà di proporre alcuni punti fondamentali di cambiamento da rivolgere al Parlamento sulla riforma delle istituzioni, della politica a partire dalla legge sui partiti, sulla moralità pubblica e privata e sulla difesa dei ceti più esposti alla crisi e un impegno su una nuova politica europea per il lavoro”. Un programma, quello di Bersani, che potrà essere attuato unicamente con l’appoggio di M5S, i cui neo-eletti deputati e senatori hanno affermato che valuteranno riforma per riforma prima di decidere cosa fare.
“C’é un’emergenza morale e una economica. Proporremo misure adeguate su entrambi i versanti dopodiché il Parlamento si assumerà la responsabilità di fare una valutazione. Grillo intercetta domande vere di moralizzazione della politica, di riduzione di sprechi e privilegi. Sono domande alle quali anche noi vogliamo rispondere”. Queste le parole di Stefano Fassina del Pd ai microfoni di Tgcom24. Insomma, spetta ai grillini fare un atto di coscienza. Il PD non ha i numeri per governare da solo, e a meno che non intenda fare larghe intese col centrodestra, cosa che rappresenterebbe la morte definitiva del partito di Bersani, sembra inevitabile chiedere il sostegno del Movimento 5 Stelle. Quanto potrà durare tutto questo?