Beppe Grillo a rischio di attentato, allerta dei Ros
La lettera di minacce indirizzata al pm Di Matteo mette i carabinieri del Ros in agitazione. Possibile scorta per Beppe Grillo
di Alessandro Salvia
Che Cosa Nostra guardasse con preoccupazione all’ascesa di Grillo non era certo una novità, ma ora comincia a diventare una spaventosa certezza. “Questo Paese non può finire governato da comici e da froci”, così recita in una sua parte la lettera contenente pesanti minacce nei confronti del pm anti-mafia Nino Di Matteo, che è stata inviata alla Procura di Palermo in data 2 aprile. Una minaccia che è stata considerata subito credibile e che ha messo in agitazione le forze dell’ordine. I carabinieri del Ros, infatti, si sono recati presso l’abitazione dell’ex-comico genovese per discutere delle possibili misure di sicurezza. Ciò che rende Grillo pericoloso per gli affari mafiosi è, secondo gli investigatori, l’impenetrabilità del movimento 5 stelle alle infiltrazioni, e la volontà di allontanare i collusi dal parlamento. Senza l’appoggio politico, infatti, l’impero mafioso potrebbe vacillare. Nella lettera recapitata all Procura di Palermo si parla di “un botto”, e si racconta che “Matteo (Messina Denaro) abbia dato l’assenso”. In merito alla possibilità di affidare una scorta a Grillo, Ros e Digos affermano: “Noi non possiamo imporre la scorta a chi non ricopre incarichi istituzionali. Se rifiuta la protezione dobbiamo starcene”. L’ex-comico genovese, infatti, non ha mai preso particolari misure di sicurezza per la propria incolumità. Dal blog di Grillo, Dario Fo parla di “clima del 1992”.