Pubblicato: Sab, 31 Ago , 2013

4-8 settembre, al via il Premio Ilaria Alpi

A Riccione, dal 4 all’8 settembre 2013, si terrà il Premio Ilaria Alpi, dedicato alla memoria della giornalista Rai, uccisa a Mogadiscio.

 

Di Vito Campo

NEWS_159079“Non tacere!” Con questo slogan si apre l’edizione 2013 del Premio Ilaria Alpi. Ilaria perché, Il prezzo della verità, Per non dimenticare: sono questi gli slogan precedenti all’edizione di quest’anno, volti tutti alla ricerca della verità, di una verità che appare avvolta in un fitta nebbia, cominciata quel maledetto 20 marzo del 1994, a Mogadiscio, in Somalia. La giornalista romana, inviata del Tg3, era presente sul posto per seguire la guerra civile somala, ma, insieme all’operatore Miran Hrovatin, trovarono la morte. A quasi vent’anni dalla morte la parola fine su questo tragico episodio non è ancora stata scritta, in una vicenda che ha assunto sempre più i connotati di un mistero, meglio ancora di un “mistero italiano”. Una storia, quella dell’omicidio dei due operatori dell’informazione, ancora aperta grazie all’impegno e agli sforzi dei genitori di Ilaria, Giorgio e Luciana, e che, grazie al Premio a lei dedicato, vuole ricordare non solo il suo modo di lavorare, ispirato alla ricerca della verità anche nelle più piccole pieghe dinanzi all’ufficialità delle notizie, ma anche tenere desta l’attenzione su quanto è accaduto, con un chiaro desiderio di verità e giustizia nella definitiva risoluzione di questa tragica vicenda.

Dibattiti, workshop, approfondimenti e proiezioni porteranno a Riccione nomi importanti del giornalismo e delle istituzioni, ma soprattutto tematiche cruciali nel panorama dell’informazione e della politica italiana. Dall’approfondimento sullo stato della politica italiana (6 settembre, ore 21, Palacongressi) affrontato dai giornalisti Gad Lerner e Corrado Formigli, con i punti di vista di Debora Serracchiani, Carlo Freccero e Luigi Di Maio, moderato da Marco Damilano, alla visione del documentario di Jérôme Fritel (7 settembre, ore 17.30, Villa Mussolini) “Goldman Sachs. La banque qui dirige le monde” dedicato ad uno dei più grandi colossi finanziari mondiali.

Dalla crisi politica italiana, alla crisi economica globale per passare poi ad uno dei temi che più interpella il Mondo, cioè l’immigrazione. Tema quest’ultimo che in Italia apre discussioni e suscita polemiche. Ospite d’eccezione il Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge, intervistata dal giornalista Andrea Vianello, in occasione della presentazione della seconda edizione di una serie di trasmissione televisive della Rai dal titolo “Radici”, curate e realizzate dal giornalista Davide De Michelis, dedicate proprio all’immigrazione. Inoltre, sempre il 6 e 7 settembre, alle 19, a Villa Mussolini, le giornaliste Concita De Gregorio e Milena Gabanelli, intervistate da Andrea Vianello negli Aperitv, parleranno a ruota libera della situazione globale del nostro Paese. In questa edizione un premio per la libertà di stampa verrà dato a Susan Mohammadkani Ghiasvand, giornalista e scrittrice iraniana.

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