Pubblicato: ven, 26 Apr , 2013

Un sms per aiutare Emergency

Garantisce assistenza sanitaria in ogni parte del mondo Dal 1994 l’associazione presieduta da Gino Strada ha curato oltre 5 milioni di persone

 

 

di Gilda Sciortino

NEWS_130506 Secondo l’articolo 32 della nostra Costituzione, chiunque abbia bisogno di cure ha diritto a riceverle, tra le altre cose gratuitamente. Invece, secondo il Censis, nel 2011 anche in Italia 9 milioni di persone non hanno avuto accesso alle cure mediche per ragioni economiche. Si tratta di migranti, poveri, persone in stato di disagio, che per tantissimi motivi non hanno accesso al Sistema sanitario nazionale: scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistiche, incapacità a muoversi all’interno di un sistema sanitario complesso. Ecco perché Emergency – associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà – ha deciso di fare qualcosa, intervenendo pure nel nostro Paese con due Poliambulatori, uno aperto nel 2006 a Palermo, mentre l’altro nel 2010 a Marghera, ma anche con uno sportello di orientamento socio-sanitario a Sassari nel 2012. Dal 2011, poi, girano due ambulatori mobili – i Polibus – offrendo assistenza laddove c’è più bisogno. Tutte iniziative, che fanno parte del “Programma Italia” di Emergency, che nei prossimi mesi aprirà due nuovi Poliambulatori, a Polistena (RC) e Napoli.

Le risorse economiche per fare tutto ciò, però, sono poche. Ecco perché si chiede ai cittadini di contribuire con poco, anche un solo sms, da potere inviare sino a domenica 28 aprile al 45505. Chiamando da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca, ma anche da telefoni di rete fissa TeleTu e Twt si potrà donare 2 euro, mentre 5 da quelli Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti saranno utilizzati per acquistare e allestire due nuove unità sanitarie mobili e altrettanti veicoli di supporto che li affiancheranno, per finanziare 5 mesi di attività degli ambulatori mobili già attivi e altri 5 mesi di quella dei poliambulatori di Palermo e Marghera, insieme al lavoro delle due nuove strutture di Polistena e Napoli.

Solo attraverso la sinergia tra più forze e risorse, l’impegno di Emergency in questi anni è sempre più cresciuto. Dalla sua nascita a oggi, l’associazione ha curato oltre 5.200.000 persone in 16 Paesi, destinando ai suoi programmi umanitari almeno il 90% dei fondi disponibili: nel 2010, per esempio, il 93,81% di quanto raccolto è stato impiegato direttamente nei progetti, per offrire assistenza sanitaria gratuita a chiunque ne abbia bisogno. E’ bene anche ricordare che, per contribuire alle attività dell’associazione, presieduta con trasporto e amore da Gino Strada, si può devolvere il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi. Il codice fiscale da indicare è 971 471 101 55. Anche in questo modo si potranno curare gratuitamente le vittime della guerra e della povertà nei suoi tanti ospedali, centri chirurgici, centri pediatrici, centri di maternità, posti di primo soccorso, centri sanitari, poliambulatori, ambulatori mobili e centri d’eccellenza sparsi in tutto il mondo.

“Nei centri chirurgici dell’Afghanistan – spiegano gli operatori impegnati ogni giorno sul campo – continueremo, in tal modo, ad accogliere le vittime della guerra che da ormai più di 40 anni devasta il Paese, offrendo, nel nostro Centro di maternità, assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alle donne del Panshir e non solo. Si darà, così, modo ai medici e volontari che operano in Sierra Leone, nel Centro chirurgico di Goderich, di essere un punto di riferimento per l’intero Paese. In Iraq, ai pazienti del Centro di Sulaimaniya, potremo offrire non solo riabilitazione fisica, ma anche formazione professionale e aiuto per avviare cooperative: cura e lavoro, per tornare a essere parte integrante della società in cui vivono. Continueremo, per esempio, a curare i bambini nei nostri Centri pediatrici operanti in Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Sudan. Infine, proprio il Centro Salam del Sudan potrà ricevere pazienti cardiochirurgici da tutta l’Africa, perché riteniamo che anche la medicina “di eccellenza” sia un diritto di tutti. Lavoreremo ovviamente sempre e di più anche in Italia, curando migranti e persone in stato di bisogno nei nostri Poliambulatori, offrendo loro servizi di orientamento socio-sanitario presso lo sportello di Sassari e portando i nostri ambulatori mobili ovunque ce ne sia necessità: aree agricole, campi nomadi”.

Un lavoro incessante, che non intende fermarsi, neanche di fronte alle difficoltà economiche. E’ ovvio che, avendo una maggiore serenità da questo punto di vista, i progetti possono crescere e moltiplicarsi. Per aiutare Emergency e quanti in questi anni si sono spesi al suo interno, basta prendere il proprio telefono cellulare o di casa e comporre il 45505, un numero molto semplice che altrettanto semplicemente consentirà agli operatori sanitari e volontari di proseguire nel loro impegno in favore di tutte quelle persone che hanno solo questa possibilità per accedere ai servizi sanitari, diversamente garantiti a molti altri.

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