Ucraina e Nato: la Russia sta invadendo la Crimea
Il Capo dello Stato ad interim ucraino denuncia le esercitazioni militare russe al confine dell’Ucraina, viste come delle vere e proprie avvisaglie di invasione
Questa mattina la notizia dell’occupazione di due aeroporti della Crimea da parte della flotta aerea russa ha provocato scompiglio diplomatico, confermando quanto ipotizzato da giorni sulle reali intenzioni della Russia.
Il Capo dello Stato ad interim Avakov ha denunciato l’accaduto sostenendo che si tratta di una invasione vera e propria, una sfida a viso aperto che non farà altro che portare ad un ennesimo bagno di sangue. Nel tentativo di ridefinire la situazione della Crimea, dove al momento i palazzi istituzionali sono occupati da filo-russi mentre i confini vengono presidiati dalle stesse milizie di Putin, il Parlamento ucraino invoca una seduta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In attesa dell’affermazione della sovranità ucraina da parte dell’Onu, è la Nato a pronunciarsi duramente sulla questione, invitando non tanto cordialmente la Russia a rispettare la sovranità di Kiev ed evitare atti provocatori. Il paese di Putin tuttavia pare non aver ascoltato il monito internazionale, anzi: da Mosca è arrivato l’ordine di tener pronti 150 mila soldati per un eventuale intervento in Crimea, mentre gli imprenditori del paese sono stati invitati a valutare dei vantaggiosi investimenti nella regione ucraina. Senza preoccuparsi tanto delle pressioni internazionali, quindi, Putin sta già ”prezzando” la Crimea come se fosse di suo dominio.