Thyssen, presidio dei familiari delle vittime davanti la casazione
È in corso l’udienza in cassazione per il rogo dell’acciaieria Thyssenkrupp
I familiari delle vittime stamane hanno presidiato l’ingresso del palazzo dove ha sede la Corte di Cassazione in segno di protesta con striscioni recanti la scritta “Giustizia” per la morte dei loro congiunti avvenuta nell’incendio colposo, che vide la morte di sette operai nel 2007. Si attende il verdetto in serata per quella che sara una lunga udienza.
In aula l’unico sopravvissuto, l’operaio Antonio Boccuzzi, oggi parlamentare del Partito Democratico.
In Aula il consigliere Rocco Baiocca nella sua relazione ha affermato la complessità della vicenda che ha messo in evidenza «l’inefficienza e l’idoneità dei meccanismi di emergenza dello stabilimento a svolgere le loro funzioni: la situazione dell’impianto era di grave degrado, la pulizia non era accurata mentre è importante che in strutture di questo tipo sia rimossa la presenza di materiale infiammabile». Si è ricordato inoltre che controlli successivi all’incendio da parte di ispettori dell’Azienda sanitaria locale di Torino rilevarono addirittura centosedici violazioni delle norme di sicurezza e come l’inefficienza del sistema antincendio avesse reso vani i tentativi degli operai di spegnere le fiamme divampate all’interno dell’acciaieria.
Anche i mezzi di soccorso “ebbero difficoltà ad entrare nello stabilimento” afferma Baiocca che ha ricordato di come in realtà la Thyssen di Torino fosse uno stabilimento destinato alla chiusura poichè gli investimenti si erano già arrestati nel 2006 e che i lavoratori fossero sprovvisti di una formazione adeguata “per mettersi in salvo dal rischio del flash fire” in una struttura dove “gli incendi erano quotidiani”.
La sentenza definitiva è attesa in serata, è prevista infatti un udienza molto lunga poiché il primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce ha comunicato che non contingenterà i tempi delle arringhe vista la delicatezza degli argomenti trattati.