Pubblicato: sab, 26 Gen , 2013

Tagli: il Tribunale di Caltanissetta non ci sta

“Se ci vengono ridotte le risorse come può il cittadino sentirsi garantito dalla Giustizia?” Scarpinato contro i tagli agli uffici giudiziari nisseni

 

di Grazia La Paglia

NEWS_94201CALTANISSETTA – Rinforzare gli uffici giudiziari del nord e ridimensionare quelli del sud. Sarebbe questa la conseguenza dei tagli proposti dal Ministero di Giust

izia e che provocherà perdite non indifferenti presso il Tribunale di Caltanissetta. Prevista, infatti, una riduzione di sei posti di giudice e di due posti in Procura a Caltanissetta, di sei posti di giudice e uno in Procura a Gela e di due ai posti di giudice e uno di Procura ad Enna. Quello che più preoccupa, però, è l’impatto che tale azione provocherebbe nella lotta alla criminalità organizzata. Per questo motivo i rappresentanti della Camera penale e civile del capoluogo nisseno hanno iniziato ad esternare il loro dissenso e le loro preoccupazioni. Le loro posizioni, inoltre, sono state condivise e sostenute anche dagli avvocati civilisti e penalisti della provincia che vogliono avviare iniziative congiunte di protesta.
Già qualche giorno fa, presso l’aul

a magna del Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, è stata organizzata una riunione per affrontare e discutere del problema. “Siamo in una terra dove si è fatto molto e si sta cercando di fare ancora di più per ridare credibilità allo Stato – ha detto durante l’incontro il procuratore generale Roberto Scarpinato. – Ma se invece di darci le risorse queste ci vengono ridotte come può il cittadino sentirsi garantito dalla Giustizia? Come si può sperare di creare fiducia e di convincere il cittadino a non cercare sistemi illegali per vedere tutelati i propri diritti?”.
Ai commenti di Scarpinato si aggiungono anche quelli dei presidenti delle due Camere. “Come si può pensare di indebolire la Giustizia in un territorio come quello del distretto d

ella Corte di Appello nissana, che comprende anche Gela, Enna e Nicosia e rinforzare piccoli tribunali del nord Italia che non hanno da affrontare lo stesso tipo di lotta alle organizzazioni criminali?”, affermano gli avvocati Francesco Panepinto e Salvatore Daniele. Per questo motivo le due Camere hanno deciso di invitare i parlamentari nazionali e regionali, il Presidente della Regione, i sindaci dei comuni della provincia nissena, i sindacati e i rappresentanti dell’imprenditoria ad unirsi per contrastare il possibile indebolimento di un Tribunale che rappresenta un importante presidio di legalità.

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