Tagli alla Farnesina, chiuse quattro sedi diplomatiche
Dopo l’annuncio di ieri del ministro Mogherini, arriva il via libera della Consiglio dei Ministri. Chiusa anche la rappresentanza permanente presso l’Unesco a Parigi
Soltanto ieri il ministro degli Esteri Federica Mogherini aveva annunciato interventi finalizzati a «una revisione del trattamento economico del personale all’estero», interventi che già oggi hanno preso il via con la diffusione di un comunicato del Consiglio dei ministri, che ha deliberato l’approvazione di cinque provvedimenti che prevedono la soppressione delle ambasciate di Nouakchott (Mauritania), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Tegucigalpa (Honduras) e Reykjavik (Islanda). Verrà chiusa anche la rappresentanza italiana presso l’Unesco a Parigi, le cui funzioni saranno trasferite alla rappresentanza presso l’Ocse, che prenderà il nome di rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali. I tagli porteranno secondo la Mogherini a un risparmi di 108 milioni di euro in tre anni. Giornata importante non solo per la spending review della Farnesina ma anche per i permessi sindacali, visto il parere favorevole del Consiglio dei ministri al ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia al taglio dei «distacchi e dei permessi sindacali dei dirigenti, parametrando il numero agli organici attuali, fortemente ridotti nel corso degli anni rispetto al contratto collettivo nazionale 2004-2005»; il ministro Madia protagonista anche della nomina di Raffaele Cantone a presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, la proposta del ministro per la Pubblica amministrazione dopo i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari competenti, è stata infine approvata oggi dal Cdm. Su proposta di Angelino Alfano il Consiglio dei Ministri ha invece varato il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia in base alla normativa antimafia, resa necessaria dall’esito degli accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata.