Pubblicato: sab, 2 Feb , 2019

Studenti in piazza, al Bibliocaffè di Roma con Radio 100 passi.

Studenti in piazza. Noi, i ragazzi del 2019, ci siamo, quaggiù in città. La scuola, la politica e l’informazione visti da loro.

 

     L’appuntamento nasce come una delle tappe della trasmissione gli AmmazzaCaffè Roma/Milano che dal 14 luglio 2017 racconta Roma, in un confronto con Milano, girando i luoghi ed i locali della città. Ideata e condotta da Monica Soldano per radio 100 passi con la collaborazione di Paolo Mosca da Milano, ha ricevuto il patrocinio della Camera di Commercio di Roma, della CNA del Lazio e di Stampa romana. La prossima puntata, il venerdì 8 febbraio, dalle 18,30 alle 20, sarà ospitata al Bibliocaffè (via Ostiense 95) per riaccendere i microfoni sui più giovani, per attivare un dialogo ed ascoltare le loro proteste e le loro proposte, dopo l’autunno caldo delle occupazioni e dei cortei, in cui, si sono scritti documenti e lanciato comunicati perché qualcuno rispondesse.

(foto di Cecilia Mussoni)

A Roma, ma non solo, anche a Milano, perfino  gli under 18 si sono mobilitati e sono tornati ad occupare simbolicamente le scuole, per conquistare uno spazio, il loro. Questa gli studenti la chiamano politica, mentre per altri è solo “caciara”. I mass media li fotografano e li raccontano con la cronaca di una futile fuga da scuola, o, peggio, come un grave problema di sicurezza, contro la legalità per voler occupare gli edifici scolastici. L’aria che tira, però, è quella di voler fare qualcosa di più e sul serio. Organizzati,disciplinati e motivati,non devastano, ma scrivono documenti politici, vere e proprie piattaforme per puntare l’indice contro le politiche e non solo contro i politici,  che oggi per loro non vanno e che non li rappresentano affatto. Sono curiosi sull’Europa, ma non la capiscono più, sono contro il decreto sicurezza , il modo di gestire l’immigrazione, il decreto scuole sicure. Come sempre, si sa, i giovani, chiedono spazi liberi per discutere tra di loro, ma, in alcune realtà,  non escludono i docenti. Chiedono più libertà per autogestirsi, ma anche più stima, ascolto e rispetto per loro e per quello che vorrebbero fare. “Siamo orfani di un sogno”- hanno detto i liceali del Mamiani di Roma. Per loro, è anche la sinistra che ha avviato la precarizzazione del lavoro e li ha privati di una prospettiva futura, mentre è di oltre dieci pagine la piattaforma da cui sono partiti gli under 18 del liceo Manara, che si radunano spesso per discutere. A volte sono solo 30, ma, spesso, tra gli 80 ed i 150, come ci racconta Flavia. A scuola, il pomeriggio, dentro la scuola non sempre li accolgono, così loro sono andati a cercarsi un posto “segreto” in un parco vicino. Ed è per questo che ci siamo incuriositi, perché oltre la protesta, offrono un’ analisi e forse anche una proposta politica per uscire dal niente in cui, dicono, che si sono ritrovati. L’8 febbraio saranno loro i protagonisti della piazza, al Bibliocaffè letterario, dove sarà ospitata radio 100 passi, con la trasmissione gli AmmazzaCaffè Roma/Milano. Con Filippo Gattini, Alessandro Caprara e Lorenzo Alagia, i rappresentanti d’Istituto e dei collettivi tra i più attivi dei licei romani (Manara, Morgagni, Tasso) parteciperanno anche gli studenti del liceo Mamiani. Sono, inoltre, stati invitati ad intervenire: Antonella Capasso responsabile Bibliocaffè letterario, Tiziana Sallusti, preside del liceo Mamiani di Roma, Patrizia Scanu, docente liceale e segretaria generale del Movimento Roosevelt, Maura Vitale, psicoterapeuta e saggista, Giusy Frallonardo, attrice e regista. E’ stato, inoltre, invitato a partecipare Paolo Pedullà, preside del liceo Tasso di Roma.

Collaborano alla puntata: Stefano Guccione e Adriano Fabri (regia tecnica), Daniele Tullio (video), Matteo Nardone (fotografie), Valerio Varriale (ricerche storiche).

Ringraziamo Cecilia Mussoni del liceo Manara per la foto che ci ha concesso di pubblicare (Presa di coscienza, Roma, 2018).

(foto di Cecilia Mussoni)

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