Pubblicato: mer, 15 Gen , 2014

Soldi per auto e gioelli: all’Ars 83 deputati indagati per peculato

Con i soldi destinanti al funzionamento dei gruppi parlamentari sarebbero state fatte spese illegittime, per un ammontare di 10 milioni di euro
Ars Ardizzone

Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone

Si tratta di un vero e proprio terremoto giudiziario quello che ha coinvolto 83 i deputati regionali – alcuni in carica, altri delle scorse legislature – indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo sull’uso illecito dei fondi destinati ai gruppi parlamentari. L’accusa è peculato. Oltre ai parlamentari sono inquisiti 14 consulenti e dipendenti dei Gruppi. L’indagine ha scandagliato la penultima e la terzultima legislatura. La maggior parte degli illeciti contestati sarebbero riferiti alla scorsa.

Con i fondi destinati al funzionamento dei gruppi parlamentari sarebbero state pagate multe, regali fatti a colleghi dell’Ars per la nascita dei figli, o per matrimoni. Duemila euro spesi in una gioielleria, bonifici per acquistare un’auto di lusso e shopping sfrenato. Dalla borsa Louis Vuitton, a cravatte, profumi, ma anche biancheria intima e rimborsi di soggiorni in alberghi di lusso. Dall’inchiesta è emerso che molti dei fondi finivano nelle tasche dei portaborse attraverso pagamenti extra e soldi fuori busta. Così, secondo la Guardia di Finanza, 83deputati della scorsa e della precedente legislatura e 14 consulenti e dipendenti dell’Ars avrebbero speso i rimborsi destinati ai Gruppi parlamentari. Le spese illegittime ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro.

Gli avvisi sono stati recapitati a Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini e Cataldo Fiorenza. Tutti avrebbero disposto o autorizzato alcune spese non istituzionali, o comunque non giustificate.Tra gli indagati anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, deputato Udc, l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio e il responsabile Welfare nella segreteria nazionale Davide Faraone, che ha dichiarato :«Per quel che mi riguarda, non ho ricevuto al momento alcuna comunicazione e sono comunque serenissimo.»  Gli esponenti politici sono stati convocati in Procura nei prossimi giorni dai sostituti procuratori Sergio Demontis, Maurizio Agnello e Luca Battinieri, nonché dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. 

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