Pubblicato: lun, 28 Ott , 2013

Sit-in dei precari ASP di Palermo

Presenti oltre ad un folto numero di dipendenti, tutte le rappresentanze sindacali RSU per chiedere la stabilizzazione degli oltre 700 precari a carico dell’ASP

 

IMG-20131028-WA0001Protesta di circa 200 lavoratori precari della ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Palermo oggi davanti l’assessorato alla salute nel capoluogo siciliano.

I lavoratori contrattisti chiedono la stabilizzazione della loro posizione dopo anni di rinnovi e precariato, in alcuni casi ben 25 anni.

Le sigle sindacali presenti, tutte ad eccezione della Cisl, si sono date appuntamento per chiedere un incontro con l’assessore e i dirigenti dell’assessorato per addivenire ad un accordo.

Giuseppe Forte della Fials, che rappresenta circa 250 dei 700 lavoratori contrattisti chiede “chiarezza nel processo di stabilizzazione dei lavoratori” ricordando come i dipendenti dell’ ASP non possano finire in un bacino unico con i lavoratori degli enti locali stabilizzati in estate. Quest’ultimi fanno parte di enti che sforando il patto di stabilità, hanno avuto bisogno di attingere ad alcuni fondi messi a disposizione dalla Regione. Al contrario, l’ASP palermitana, la più grande nel meridione, non avrebbe bisogno di stanziare ulteriori somme dato che, ricorda il sindacalista della Fials, “l’ASP a seguito del piano di rientro è un ente virtuoso riuscendo a finanziare il contributo del personale per circa il 90% e si potrebbe riuscire a fare una stabilizzazione a tempo indeterminato”.

Aggiunge Mario Scialabba della CGIL: “chiediamo un impegno vero da parte dell’assessore per stabilizzare le 700 persone all’interno dell’ASP e inoltre che a questi ultimi sia garantito il salario accessorio come per i dipendenti a tempo indeterminato”

Le organizzazioni sindacali avevano già incontrato la controparte a luglio e ad inizio ottobre ma non ottenendo risposte hanno deciso per la protesta di stamattina, a seguito della quale sono riusciti ad ottenere un incontro tra una loro rappresentanza, composta da 5 delegati sindacali e 5 consiglieri della RSU, e il direttore generale Sammartano. L’accordo raggiunto preveda la convocazione per il 15 novembre di un tavolo tecnico per la stabilizzazione a cui parteciperanno tutte le sigle dei lavoratori, l’impegno a rivedere le piante organiche e il riordino del sistema premiale che vedrà a creazione di un fondo ad hoc.

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