Pubblicato: ven, 27 Nov , 2015

Si apre il Giubileo, si processano i giornalisti.

Dall’8 dicembre si concederanno indulgenze, ma due giornalisti vengono processati per aver esercitato il diritto dovere di informare.

L’8 dicembre si aprirà il Giubileo che durerà fino al 20 novembre 2016. Si prevedono 25 milioni di pellegrini. Un evento interminabile più dell’Expo, di adunata e gloria. Intanto due giornalisti italiani, Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, vengono processati dal Tribunale vaticano con l’accusa di aver divulgato documenti riservati.

I libri incriminati sono stati scritti e pubblicati in Italia, ma i due giornalisti vengono processati in uno Stato estero e in Italia l’attività di informare non solo non è reato ma è protetta dalla Costituzione. Ma la Santa Sede non ha mai aderito alla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, che riconosce i diritti fondamentali della persona umana, come appunto la libertà di pensiero, principi elaborati dalle culture giuridiche di tutto l’universo libero. Dobbiamo, dunque, pensare che la Chiesa sia ancora e sempre quella medievale che bruciava vivi quanti la pensassero in modo diverso?

Gianluigi Nuzzi ha detto “noi non siamo martiri, siamo solo giornalisti, cronisti, ma ci sono dei principi che devono essere difesi. E’ una situazione assurda e kafkiana”. Emiliano Fittipaldi ha espresso la propria “incredulità”nel trovarsi “ a essere imputato di fronte ad un’autorità giudiziaria diversa da quella del mio Paese” pur avendo compiuto l’attività perseguita in Italia dove quel comportamento non è reato, anzi un diritto costituzionalmente tutelato. Ma già; lo Stato italiano non tutela i propri cittadini? Ed è laico o confessionale? Quando il cardinale Marcinkus venne accusato di gravi reati compiuti in Italia, Santa romana chiesa lo protesse dai giudici italiani con l’immunità vaticana. Continua così Fittipaldi a denunciare “notizie non smentite, scandali e documenti veri. C’è la volontà di distrarre da contenuti imbarazzanti una casta di privilegiati che vuole mantenere interessi opachi, del malaffare. E’ un processo alla libertà di stampa nel silenzio generale”

Santa romana chiesa ha bruciato vivi, la morte più atroce che si possa dare e dopo averli orrendamente torturati in secrete sordide, un numero spaventoso di innocenti soltanto per aver pensato liberamente, per non aver chinato il capo e strisciato dinanzi al suo potere; ha benedetto le spade a forma di croce degli eserciti che portassero la morte agli infedeli, tanto da camminare su laghi di sangue. Così ha accumulato ricchezze e patrimoni immensi, rapinando le regioni messe a ferro e fuoco, confiscando i beni di coloro che inceneriva sui roghi, taglieggiando con le decime, vendendo le indulgenze.

vaticanoL’odiato secolo dei lumi le ha tolto il terrore dell’inquisizione per tenere gli uomini sotto il giogo nobiliare e curiale. Allorchè, penetrando per la breccia di Porta Pia, nel 1870, i bersaglieri le hanno preso l’ultimo lembo di territorio del potere temporale, hanno trovato l’ultimo boia in alacre attività: tutti gli altri erano stati mandati in pensione dall’illuminismo. Roma era una città scempiata, sordida e spenta da una corruzione insopportabile. Perciò Pio IX, oggi non ieri, è stato fatto beato. E oggi, non ieri, abbiamo sentito parlare di quale scandalo affaristico sarebbero le santificazioni: una corruzione trascendente.

E quindi tracimano indagini, inchieste e mormorii torrentizi su riciclaggi, tramite la banca refrattaria alle regole della trasparenza, per mafie, bande criminali, come quella della Magliana, il cui capo storico, pluriomicida, De Pedis, fu a lungo sepolto in terra consacrata con concessione cardinalizia, e ancora partecipazioni in multinazionali delle armi, e violazioni dell’innocenza dei fanciulli e attici di porporati ristrutturati a spese dei bambini malati e contatti con piduisti e strette di mani   a dittatori ed esecutori rei di crimini contro l’umanità e poi ancora affari e affari.

No, non è questa la casa di Gesù; questa è l’apocrifa donazione di Costantino, utilizzata per avvalorare mire di carattere temporale e universalistico e introdotta nei Decretali, è potere della stessa natura di quello che ha ucciso l’uomo di Betlemme. Qui c’è la casta dei privilegiati intoccabili, degli affaristi di corte curiale, degli infallibili, degli attici cardinalizi nei quartieri dei pochi, delle lobby perverse, delle grevi sedie gestatorie in cui assiso l’imperatore dio venne trasportato sulle spalle di serventi oltre il tempo in cui si aprirono le vie nello spazio, fino al povero Luciani, che ebbe solo il tempo di mandare in soffitta cotale grottesco apparato. Gli uomini di Gesù sono bambini malati e truffati, sono fanciulli violentati, sono scomunicati e allontanati perché coscienze libere, sono uccisi dalle mafie, sono gli arsi vivi, le adultere lapidate, i divorziati scacciati peggio dei criminali, i diversi, i medici oltre ogni frontiera che curano e non chiedono per sé, i missionari che vanno ad apprendere e non ad istruire, le vittime dei crimini contro l’umanità, gli emarginati, i migranti, i preti di strada invisi al potere cieco, sordo, ottuso, violento e santo; è nella casa di Gesù che avviene l’incontro tra sacerdoti in cammino verso gli altri e laici non ubbidienti, che si aboliscono i dogmi indiscutibili ma non l’amore per l’umanità.

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