Pubblicato: mar, 10 Dic , 2013

Sessantacinque anni di diritti umani

Il 10 dicembre 1948 veniva firmata a Parigi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

 

 

dichiarazione_universaleR375La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rappresenta un documento fondamentale nella storia dell’uomo, in quanto punto conclusivo di un percorso secolare sul concetto stesso di uomo e di persona. Il documento venne firmato a Parigi nel 1948 quando gli Alleati, visti i drammatici esiti della guerra, scontati sulla diretta pelle dei popoli innocenti, hanno ritenuto necessario produrre un testo che sancisse l’universalità e l’imprescindibilità dei diritti umani, di cui tutti i popoli sono indiscussi depositari.

Le solide basi su cui poggia il testo sono il Bill of Rights, la Dichiarazione d’Indipendenza Americana e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino scaturita dalla Rivoluzione Francese, segno che già da decenni se non da secoli la cultura occidentale si interrogava sulla necessità di sancire principi solidi ed intoccabili. La Dichiarazione rappresenta uno dei documenti fondativi dell’ONU, che ne fa da esplicito portavoce, ed ha costituito a sua volta le fondamenta dei documenti a tutela dei diritti umani stilati dalle istituzioni dell’Unione Europea.

L’origine stessa del documento e la sua forma non vincolante hanno rappresentato spunti di critiche, che descrivono la Dichiarazione come carta morta dietro la quale si nascondono i reali interessi degli Stati occidentali travestiti da tutela dei diritti. Sebbene sia indiscussa la presenza nella contemporaneità di palesi violazioni dei diritti stessi sanciti dal documento, il fatto stesso che questi possano essere riconosciuti come delle violazioni rappresenta un fondamentale passo in avanti rispetto all’anteguerra, quando la responsabilità degli Stati risiedeva in loro stessi e non era presente un meccanismo di controllo extrastatale come quello dell’opinione pubblica o delle ONG, la cui solida presenza negli ultimi anni è dovuta proprio alla radicazione della necessità di tutelare i diritti di tutti gli uomini.

Sessantacinque anni fa ha dunque avuto inizio un processo di protezione dei diritti dell’uomo tutt’ora in continua evoluzione ed espansione: se oggi i bambini, le donne, i lavoratori, le etnie minori e chiunque rappresenti una fetta di società contemporanea può godere di una rete di protezione (minima o consistente che sia), è per merito del pilastro che venne depositato nel 1948 a Parigi.

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