Pubblicato: gio, 13 Feb , 2014

Roma, Movimenti per la casa e No Tav bloccano la città (video)

Chiedono la liberazione dei 17 manifestanti arrestati questa mattina per i tafferugli del 31 ottobre in via del Tritone

 

“Tutti liberi, tutte libere”. E’ l’urlo che, ritmicamente, un migliaio di manifestanti ripete per le strade della Capitale, paralizzata per il traffico in tilt. Attivisti, persone comuni e cittadini migranti, sventolano bandiere rosse dei Movimenti per la casa e bandiere bianche dei No Tav.

Dopo un sit-in, organizzato nel primo pomeriggio, un corteo è partito da Porta Pia, lo stesso luogo in cui si era conclusa la “due giorni di lotta per la casa” a metà ottobre, si è incamminato verso piazza dei Cinquecento, ha attraversato piazza Barberini, si è snodato lungo via del Tritone e ha raggiunto, attraverso il Traforo, via Nazionale e, quindi, la Prefettura in via IV Novembre.

La protesta, ripetono a voce spiegata gli organizzatori al megafono di un camioncino che apre la sfilata, è “contro i provvedimenti restrittivi” adottati questa mattina, perché “le battaglie sociali non si arrestano, i compagni in carcere vanno liberati”.

Sono 17 gli attivisti arrestati oggi ai quali sono contestati, a vario titolo, reati di adunanza sediziosa, resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata e rapina. Era il 31 ottobre quando i dimostranti, che  volevano raggiungere la sede della Conferenza Stato-Regioni che discuteva di politiche abitative, si sono scontrati con le forze dell’ordine in via del Tritone. Quello stesso giorno la tensione era alta, poiché il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, avrebbe dovuto decidere sul blocco generalizzato degli sfratti e sulle necessità di politiche abitative pubbliche.

“Una sola grande opera: casa e reddito per tutti e per tutte” è lo slogan gridato il 31 ottobre e ripetuto questa sera sotto il Palazzo del Governo.

Il tragitto seguito dal corteo dei dimostranti è illuminato dai fumogeni, l’aria è acre e vibra per le bombe carta e i petardi fatti brillare lungo il percorso. Sul ciglio delle strade, invece, rimangono i resti di cassonetti rovesciati. Intanto, in codice verde, sono trasportati in ospedale due contusi, tra cui un passante, colpiti da un petardo all’altezza della Stazione Termini.

La Prefettura è protetta da un cordone di uomini delle forze dell’ordine in assetto antisommossa. In piazza Venezia sono schierati, invece, i blindati di Polizia e Carabinieri.

I manifestanti, radunati finalmente in piazza Santi Apostoli, gridano slogan contro la politica, contro il governo, “un governo che non c’è: la Prefettura oggi è un palazzo vuoto”. Avvertono il Presidente del Consiglio in pectore, “nominato nella sede di un partito”, un altro tecnico , “che non rappresenta nessuno”. “Renzi”, ammonisce la voce al megafono, “dovrai i conti con i precari, con i disoccupati, con coloro che chiedono case e reddito”.

 

 

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