Pubblicato: dom, 3 Nov , 2013

Ritrovato il tesoro di Hitler, 1 miliardo di sterline il valore

Le 1500 opere d’arte, erano nascoste nell’appartamento di un ottantenne, figlio di un mercante d’arte

 

 

"La Ronda di notte" di Rembrandt

“La Ronda di notte” di Rembrandt

La notizia riportata dal settimanale Focus è sensazionale. Nel sobborgo di Schwabing a Monaco sono state ritrovate 1500 opere d’arte, sequestrate dai nazisti alle famiglie ebree o ai musei delle Nazioni occupate. Si tratta di un ritrovamento eccezionale che ridà luce ad opere che si pensavano distrutte durante la guerra. Nell’ appartamento dell’ottantenne Cornelius Gurlitt, figlio del gallerista Hildebrand Gurlitt, sono stati trovate opere di Pablo Picasso, Renoir, Henri Matisse e Marc Chagall. Erano nascoste tra armadi, ripostigli e dietro pareti di barattoli di fagioli e frutta, come se fossero semplici scope. Alcune di loro fanno parte di quell’arte che il Terzo Reich definiva “degenerata”, arte che il nazismo condannava pubblicamente allo scopo di perseguire l’omologazione del pensiero, ma che segretamente ammirava, se non esteticamente, per il suo valore in termine di denaro. Goebbels, Goering e Himmler, soltanto per citare i più famosi gerarchi nazisti, erano estremamente interessati al valore economico dell’arte, e il saccheggio delle opere d’arte condotto in Francia, Olanda, Polonia e Belgio ne è una testimonianza, così come lo è la cava di St. Pietersberg a Maastricht.

La cava sotterranea inizialmente utilizzata per l’estrazione dell’arenite, venne utilizzata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale come deposito delle opere d’arte saccheggiate nei Paesi Bassi. Sistemi di areazione all’avanguardia e dispositivi che abbassassero il livello di umidità nel deposito sotterraneo, erano utilizzati per conservare numerose opere d’arte tra le quali spiccava il fiore all’occhiello della pittura olandese, “La Ronda di notte” di Rembrandt. Soltanto la rapida ritirata costrinse i tedeschi ad abbandonare le opere e permise agli olandesi di riappropriarsi dell’arte prodotta dagli artisti nazionali.

In quel caso i tedeschi non riuscirono a portare le opere con loro. Le 1500 opere ritrovate oggi, stimate 1 miliardo di sterline, erano invece scomparse e si riteneva fossero andate perdute per sempre, ma le indagini iniziate nel 2011 quando Cornelius Gurlitt fu colto nel tentativo di portare denaro contante in Svizzera, hanno portato all’irruzione nel suo appartamento con il conseguente ritrovamento delle opere d’arte, restituendo al mondo capolavori dell'”arte degenerata”.

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