Pubblicato: mer, 8 Gen , 2014

Renzi ancora a Firenze, il governo Letta torna a vedere il 2015

Il segretario del Pd ha annunciato di volersi ricandidare a Palazzo Vecchio, ipotesi che non spiace nemmeno troppo a Forza Italia ancora in cerca di un erede di Berlusconi

 

Matteo Renzi, nuovo segretario PD

Matteo Renzi, nuovo segretario PD

Nell’aprile dell’anno scorso a bloccare la sua nomina come rappresentante della Toscana per l’elezione del Presidente della Repubblica disse che arrivarono «telefonate da Roma». Magari ora le “telefonate” arriveranno da Firenze perché Matteo Renzi è ancora lì che vuole stare. Ieri sera, intervenuto alla trasmissione “Otto e mezzo “ su La7, il nuovo segretario del Partito Democratico ha ribadito l’ intenzione di volersi ricandidare per la poltrona di Palazzo Vecchio. Ben sapendo che il suo prossimo mandato durerà meno dei quattro anni previsti.

A Renzi tra l’altro non spiace neanche l’idea di “usare” il governo Letta come biglietto da visita elettorale ancora per un po’. In mezza giornata ha fatto fare marcia indietro al ministro Saccomanni che voleva riprendere i soldi dello scatto di anzianità maturati dagli insegnanti nel 2013. Con l’attuale esecutivo il Sindaco di Firenze però non vuole scottarsi troppo e per questo che nel prossimo rimpasto di governo non vuole che ci siano nomi a lui troppo vicini :«Io non farò mai una trattativa per due ministri: io voglio cambiare il Paese non il governo».

Poi c’è ancora la riforma della legge elettorale.Una bega molto politica che a Renzi interessa fino ad un certo punto, convinto di godere di un ampio consenso popolare. Si è smarcato proponendo tre leggi elettorali, il ritorno al Mattarellum, il sistema spagnolo e quello in uso per l’elezione dei sindaci, che ora saranno oggetto di scontro tra le altre forze politiche. Ormai comunque nulla si muoverà prima della pubblicazione delle motivazioni sull’abolizione del Porcellum da parte della Consulta che dovrebbe contenere anche le indicazioni per la nuova legge.

Torna ad allungarsi quindi la vita del governo Letta con il gradimento di Napolitano e di Alfano che avrà un po’ di tempo per strutturare il Nuovo Centro Destra. Una situazione simile a quella di Forza Italia, che nonostante la voglia matta di Berlusconi di andare al voto quanto prima, magari facendo un election day il 25 maggio, è ancora in fase di restilyng. Al momento il preferito del Cavaliere come candidato premier è Giovanni Toti, fedelissimo uomo Mediaset e direttore di TG4 e Studio Aperto, anche se sono in molti all’interno del partito a non gradire questo profilo. Intanto i sondaggi interni danno un unico nome in grado di reggere l’effetto Renzi, quello di Marina Berlusconi che però di fare politica sembra non averne proprio intenzione.

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