Pubblicato: ven, 10 Gen , 2014

Redatta bozza per contrasto del bullismo in Rete

Il viceministro dello Sviluppo economico Catricalà indice un tavolo tecnico con le maggiori istituzioni sul tema

 

160916959-27dbbf68-f971-4839-893e-a282a7ddc713Il tavolo tecnico presieduto dal viceministro dello Sviluppo economico, Antonio Catricalà, con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni (come Agcom e Garante per l’infanzia), delle associazioni italiane del settore delle associazioni (Confindustria digitale, Assoprovider, eccetera) e dei colossi globali come Google e Microsoft, ha prodotto la prima bozza sull’argomento bullismo in rete, fenomeno a cui si inizia a mostrare interesse per rimediare ai crescenti atteggiamenti aggressivi provocati nel mondo adolescenziale del social network. Motiva così lo stesso viceministro: «è ritenuto necessario anche a seguito dei gravi fatti di cronaca che hanno visto alcuni giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di insulti e diffamazioni su Internet». In riferimento ai passati casi di suicidio come la 14enne di Novara, il 15enne romano o la 15enne canadese, tutti provocati o perlomeno innescati da forme di accanimento discriminatorio, denigratorio, anche omofobico dei coetanei sulla rete.

Il documento resterà 45 giorni sul sito del ministero dello sviluppo economico per ricevere contributi da chiunque volesse intercedere, concorrendo a quello che rimane un testo striminzito, ora come ora una sola dichiarazione di intenti, una semplice presa di coscienza, il cui peso è dato più dalle istituzioni coinvolte che dai contenuti espressi. «E’ il primo risultato concreto del tavolo tecnico sul fenomeno – dichiara il Vice Ministro Catricalà – Voglio esprimere la mia soddisfazione per la collaborazione ricevuta non solo dalle Istituzioni ma anche dagli operatori della Rete su un tema così delicato e rilevante per la vita dei nostri giovani e giovanissimi»

Per adesso recita 5 articoli con relative premesse, dove non si fa altro che demandare le responsabilità ai gestori impegnati a inserire sistemi di segnalazioni chiari tramite appositi bottoni, dietro i quali il “personale opportunamente qualificato”, si legge senza avere specificazioni almeno sulla natura della qualifica, si occuperà di immediati provvedimenti entro le 2 ore. Si promuoveranno inoltre campagne informative sull’utilizzo della rete e ricerche pedagogiche e statistiche per definire un fenomeno che anche se portato avanti come vessillo dalle istituzioni, sembra una realtà non più lontana dall’essere inquadrata e compresa. L’uscita di oggi del film drammatico “Disconnect” di Alex Rubin potrebbero in questo senso suggerire al grande pubblico diversi spunti di riflessione.

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