Pubblicato: gio, 10 Ott , 2013

Rapporto UE sulla qualità della vita, Italia tra le peggiori

L’ultimo sondaggio sulla qualità della vita, effettuato da TNS Political & Social su richiesta della Commissione Europea tramite la Direzione Generale della Politica Regionale e Urbana in coordinamento con la Direzione Generale per la Comunicazione, mostra interessanti dati sulla percezione che hanno i cittadini di 79 città europee sulla loro vita. I risultati del sondaggio, effettuato a dicembre 2012 ma resi noti soltanto in questi primi giorni di ottobre, fotografa realtà cittadine eterogenea all’interno dell’Unione, complice anche la crisi che ha colpito il benessere dei cittadini in seguito alla diminuzione delle risorse economiche a disposizione delle amministrazioni comunali. L’indagine è stata condotta su un campione di 41.000 cittadini europei, ai quali è stato chiesto di esprimere, attraverso un questionario, il proprio livello di soddisfazione riguardo ai servizi, le occasioni d’accesso al lavoro e gli spazi pubblici messi a disposizione dalla città in cui vivono. Il quadro fornito dal sondaggio non sembra sorridere all’Italia che, tranne rare eccezioni, si distingue in negativo.
Dal sondaggio risulta che soltanto in otto città, meno dell’80% degli intervistati è complessivamente soddisfatto di vivere nella propria città. Tra le otto che si ritrovano al di sotto di questa percentuale l’Italia è presente con due città, Napoli e Palermo, dove il livello di soddisfazione non supera rispettivamente il 65% e il 71%. In questa speciale classifica, il fanalino di coda è Atene che raccoglie solo il 52% di gradimento.

Per quanto riguarda il livello di soddisfazione dei trasporti pubblici, soltanto undici città non raggiungono il 50% e tra queste addirittura quattro sono italiane: Verona (45%), Roma (32%), Napoli (23%) e Palermo (17%). Tutte molto lontane dagli indici di soddisfazione dalle prime delle classe, Zurigo (95%) e Rostock (90%).
Roma, Napoli e Palermo, si ritrovano ancora insieme nella lista delle città con gli indici negativi maggiori, questa volta in materia di educazione. Il capoluogo siciliano è la città che registra la più alta percentuale di insoddisfazione per le strutture educative tra tutte le città prese in esame dall’indagine, raggiungendo il 50%. Al secondo posto troviamo Napoli con il 48%, mentre Roma è al sesto posto nella lista degli con il 43% di cittadini insoddisfatti.
Anche nelle strutture sportive Napoli e Palermo, sembrano non riuscire a fornire servizi utili ai propri cittadini, facendo registrare le percentuali più alte di insoddisfazione. Napoli guida le uniche 5 città su 97 in cui la maggior parte degli intervistati non si sono detti soddisfatti delle strutture sportive con il 60%, mentre Palermo insieme ad Atene si fermano al 59%. Peggio di loro soltanto Bratislava (57%) e Kosice (50%).
In ambito sanitario, non spicca in negativo la presenza del nostro Paese, ad eccezione di Roma, che in compagnia di altre sette capitali europee (Atene, Bucarest, Varsavia, Bratislava, Riga,Sofia e Budapest) rientra nella lista delle 19 città in cui la maggior parte degli intervistati si è dichiarata insoddisfatta dell’assistenza medica fornita.
Nella categoria della cultura ecco arrivare finalmente una bella notizia. Napoli è la città con l’incremento di gradimento maggiore rispetto all’indagine effettuata nel 2009 (+15%). Un indice di gradimento positivo, quello raggiunto dalla città alle pendici del Vesuvio, che si attesta al 57%, in crescita come abbiamo già detto ma sul quale si deve ancora lavorare molto per raggiungere i livelli delle eccellenze rappresentate da Vienna (96%), Helsinki e Graz (95%).
Ultima nota dolente, il lavoro. Ancora una volta tra tutte le città prese in esame, Palermo e Napoli si differenziano in negativo,con le percentuali più alte di intervistati che ritengono non sia facile trovare un lavoro nella propria città, rispettivamente con il 98% e il 97% degli intervistati.

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