Pubblicato: dom, 27 Apr , 2014

Punteggi dei test di ingresso a medicina ai minimi storici

Insorgono le associazioni studentesche: «i punteggi sono i più bassi mai visti. Il punteggio dell’ultimo candidato rientrato in graduatoria è di quasi 10 punti sotto a quello dell’anno scorso»

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La denuncia è partita dai sindacati studenteschi Udu e Rete degli Studenti Medi che nella mattina del 23 Aprile hanno manifestato davanti alla sede del M.I.U.R. a Viale Trastevere con un bliz singolare in cui sono stati lasciati i volti di tutti gli studenti danneggiati dal test di ingresso che hanno aderito alla fotopetizione «#stopaltest Io ci Metto la Faccia».

Diverse le irregolarità riscontrate in tutta Italia che potrebero aver viziato le graduatorie i cui punteggi sono nettamente inferiori rispetto a quelli conseguito nei test dello scorso anno, palesando a giudizio delle organizzazioni studentesche l’iniquità e l’ingiustizia del sistema.

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«Dopo le centinaia di volti arrivati in adesione alla campagna “#stopaltest Io ci Metto la Faccia” indirizzati direttamente al Ministro Giannini e a Matteo Renzi e la loro indifferenza al problema, abbiamo deciso di scendere in piazza perchè, dopo le ennesime ingiustizie non è più possibile tacere – ha dichiarato Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi – Centinaia e centinaia di studenti e cittadini hanno presidiato gli ospedali di tantissime città in Italia per ribadire che il sistema del numero chiuso non fa parte dell’idea di Università che vogliamo e che abbiamo diritto di avere. Gli studenti di questo paese non sono più disposti a essere privati del loro diritto di scegliere il proprio futuro. Accedere ai corsi di laurea che oggi sono a numero chiuso non deve più essere un sogno quasi irrealizzabile per gli studenti ma una realtà, per questo continueremo la nostra mobilitazione ad ogni livello e continueremo a chiedere al Ministro Giannini l’istituzione del tavolo tecnico tra Ministero e studenti per pensare insieme ad un sistema alternativo.

Come negli anni scorsi sono attesi numerosi ricorsi da parte di associazioni studentesche e singoli studenti che con tutta probabilità troveranno una breccia in un metodo di selezione che si è ampiamente dimostrato inefficace, andando oltre le mere considerazioni di merito sul sistema a numero chiuso i dati nettamente inferiori dei risultati dello scorso anno sono un dato incontrovertibile che fa riflettere gli addetti ai lavori.

Duro anche Gianluca Scuccimarra cordinatore nazionale dell’Udu che nella nota congiunta con la Rete degli Studenti Medi ha dichiarato:«Considerate le migliaia di irregolarità provenienti da tutta Italia a partire dal caso di Bari, gravissimo per cui riteniamo il test falsato e annullabile, la Ministro non può tacere e chiudere gli occhi ancora una volta, deve prendersi le responsabilità del suo Ministero e affrontare i problemi e le iniquità causate dai test e dal numero chiuso. Oggi siamo davanti agli ospedali di tutta Italia per dire #stopaltest, per chiedere a gran voce che l’attuale sistema d’accesso venga superato, che il diritto allo studio sia garantito, che le nostre università siano aperte a tutti: questo è possibile investendo, non di certo tagliando; partendo da un confronto diretto con gli studenti ricercando la soluzione, non di certo fingendosi ciechi di fronte ai problemi e alle ingiustizie. Continueremo a combattere i test e il numero chiuso con tutti i mezzi che abbiamo, dai ricorsi alla mobilitazione di oggi che non si fermerà fino a quando la Ministro e il Governo non ci ascolteranno! Siamo qui per difendere il nostro futuro, il futuro del Paese!»

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