Pubblicato: mar, 15 Apr , 2014

Pasolini, Roma lo celebra con una mostra

Inizia oggi al Palazzo delle Esposizioni la mostra che fino a luglio celebra tutte le forme della sua arte
Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

«Pier Paolo Pasolini arriva a Roma con sua madre il 28 gennaio 1950. Hanno dovuto lasciare la loro casa di Casarsa, è un periodo di profonda miseria, ciononostante Pasolini si innamora della città: “Roma è divina” dice. Trova nella città una popolazione di sottoproletariato che vive in miseri sobborghi, le borgate, ma allo stesso tempo scopre un nuovo linguaggio e la sua sottocultura, la sua violenta vitalità. Questo nuovo mondo diventerà per alcuni anni la principale fonte di ispirazione letteraria e cinematografica». Basterebbe questo estratto per capire quanto fosse forte il legame tra Pier Paolo Pasolini e Roma, la città che lo accolse nel 1950 e dove trovò in maniera violenta la morte nel novembre del 1975. Per questo vincolo la Capitale sembra il luogo naturale dove celebrare Pasolini «l’intellettuale del XX secolo che più di ogni altro è riuscito ad reinterpretare l’immagine della città di Roma».

La mostra su Pier Paolo Pasolini che parte oggi, 15 aprile, e si concluderà il 20 luglio al Palazzo delle Esposizioni sarà organizzata in sei sezioni  dove sarà individuabile un «filo conduttore che permetterà di tracciare il percorso della sua incredibile vitalità creativa: i luoghi in cui ha vissuto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il cinema, gli amici, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni nella città. I disegni e dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche la galleria ideale dei pittori contemporanei da lui descritti con precisione in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai, Guttuso. Mai prima d’ora una mostra su Pasolini è stata tanto ricca di ogni genere di materiali – molti dei quali finora inediti – che illuminano tutti gli aspetti delle sue molteplici attività».

All’interno della mostra non c’è soltanto il cinema di Pasolini con la rassegna che prenderà il via domani con Accattone per chiudersi il 18 luglio con Salò e le centoventi giornate di Sodoma, ma anche la musica con «due eventi musicali d’eccezione alla scoperta del rapporto passionale che Pasolini aveva con la musica»; sul sito del Palazzo delle Esposizioni, dove si può consultare il programma completo della mostra, spicca anche la sezione dedicata agli incontri che si chiuderà con Dacia Maraini e Ninetto Davoli per «un dialogo semiserio sui viaggi, le cene, le chiacchierate, i giochi, che hanno caratterizzato la loro vicinanza con Pier Paolo Pasolini uomo, prima che regista e scrittore». La co-protagonista della mostra è certamente Roma che in questa mostra  potrà essere riconosciuta e scoperta attraverso gli occhi sensibili e unici di Pier Paolo Pasolini.

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