Pubblicato: sab, 2 Feb , 2013

Palermo: vinta la battaglia sul canile municipale

Una battaglia di civiltà, ma soprattutto contro la mala gestione e la connivenza, quella vinta oggi dagli animalisti di Palermo

 

di Gilda Sciortino

Una battaglia di civiltà, ma soprattutto contro la mala gestione e la connivenza, quella vinta oggi dagli animalisti di Palermo, che, grazie anche alle pressioni di parte della politica palermitana, stanno per liberare il canile municipale dalla Vifracos di Corleone, vincitrice del bando per la gestione della struttura, nonostante non possegga i requisiti necessari per curarsi adeguatamente di suoi circa 250 ospiti. Essendo una semplice ditta di pulizie, infatti, non ha nello statuto la voce riguardante l’accudimento di animali. Un mistero, che in molti ora intendono svelare. La situazione del canile municipale di via Tiro a Segno non è diventata difficile tutta in una volta, ma è andata degenerando di giorno in giorno, nonostante le continue segnalazioni da parte degli animalisti, così come di quei cittadini che abitano a ridosso della struttura e si sono sempre accorti in diretta di quello che succedeva lì dentro. Questo, sino alle scorse settimane, quando è stato trovato l’ennesimo cane morto, ucciso dagli altri ospiti a quattro zampe del canile. Il tutto, senza che nessuno degli operatori – si, proprio quelli della Vifracos, che avrebbero dovuto essere presenti sin dalle prime ore del mattino – si accorgessero di nulla. La foto di questo povero animale si può trovare in rete, e fa piangere veramente il cuore, dal momento che è adagiato inerme su una barella, tutto ricoperto di fango. A raccogliere le tante proteste da parte delle associazioni animaliste del NEWS_101568territorio, che hanno comunque prestato sempre servizio di volontariato nella struttura, monitorando costantemente la situazione, sono stati l’allora candidato sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, e il consigliere comunale di “Ora Palermo”, Fabrizio Ferrara, il quale aveva chiesto al primo cittadino di “interrompere immediatamente il rapporto di lavoro con la società a cui piazza Pretoria ha affidato la gestione del canile di via Tiro a segno”. “Una ditta del tutto inadempiente – afferma Ferrara – che avrebbe dovuto assicurare un servizio dalle 7 del mattino sino alle 18, mentre in realtà andava via all’ora di pranzo ed era del tutto latitante durante i fine settimana, lasciando al loro triste e drammatico destino i cani. Abbiamo cercato, con l’assessore alla Vivibilità, Giuseppe Barbera, di capire cosa era successo, e abbiamo scoperto che il contratto era inesistente, perché mancavano i documenti. Il fatto che non avrebbe potuto occuparsi dei cani, l’abbiamo saputo facendo un controllo camerale. Un vero enigma, che ora andrà svelato, perché chi ha la responsabilità di questa situazione dovrà pagarne le conseguenze. Intendiamo, infatti, considerare anche l’opportunità di una sospensione in via cautelare dei dirigenti che non hanno seguito un iter corretto nell’assegnazione dei lavori, per impedire che si possano causare ulteriori danni erariali all’amministrazione. Nel caso specifico del canile, invece, è nostro dovere e interesse tutelare i suoi ospiti, affidando le loro cure a chi può veramente garantire il massimo rispetto”. Praticamente, gli animalisti, anche perché gli unici, al momento attuale, in grado di farlo funzionare in tutto e per tutto. Questo presuppone fare in modo che le gabbie vengano pulite più volte al giorno, per evitare che i cani siano costretti a vivere a contatto con i propri escrementi, così come successo troppo spesso. Significa anche permettere loro il giusto sgambettamento nelle aree predisposte, consentendo che questo avvenga grazie alla turnazione degli operatori. Sino a oggi, per esempio, non esistendo neanche un registro firme per gli impiegati, non si poteva verificarne l’ effettiva presenza, così come le attività e il loro resoconto giornaliero. Parallelamente, correrà la predisposizione, da parte del Comune, di un nuovo bando per dare modo a chi ha prima di tutto i requisiti, ma soprattutto l’amore che necessita in casi come questo, di essere scelto per occuparsi di questi amici pelosi, garantendo loro un’esistenza dignitosa. Così come spetta a tutti gli esseri viventi, con facoltà di parola o meno.

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