Pubblicato: ven, 15 Feb , 2013

Palermo, il comune contro i falsi malati

L’Amministrazione, ha disposto una verifica di tutti i casi attraverso le ‘Commissioni mediche di verifica’ e l’ASP

 

di Alessandro Tusa

Questa la novità, non potrà più essere un semplice certificato rilasciato dal medico curante a determinare la dichiarazione di inidoneità, salvi ovviamente i casi di situazioni acute ed evidenti. Tutti i lavoratori che addurranno motivazioni di salute per non svolgere determinati compiti dovranno o, di propria volontà, chiedere la visita presso l’ASP, o, in caso di loro indisponibilità, essere obbligatoriamente inviati alla Commissione medica.
A rendere necessario il provvedimento, il fatto che negli ultimi mesi, esattamente dal mese di settembre, un cospicuo numero diNEWS_99738 lavoratori oggetto di provvedimenti di assegnazione a nuovi incarichi, tra cui alcuni servizi di pulizia e servizi di cura di uffici e impianti, hanno appunto affermato di non poter svolgere tali compiti per inidoneità fisica.
Secondo il Sindaco Leoluca Orlando “E’ indispensabile tutelare quei lavoratori e quelle lavoratrici che effettivamente hanno un motivo ostativo allo svolgimento di determinati compiti, ma altrettanto indispensabile è chiarire che la legge individua in modo molto preciso quali sono i lavori ‘usuranti’ e quali quelli che non lo sono, individuando parametri e criteri netti per la valutazione dell’idoneità.”
L’Amministrazione ha già diffuso a tutti i dirigenti e a tutti gli uffici delle circolari nelle quali sono indicate in modo chiaro le procedure da seguire e le conseguenze derivanti dall’inidoneità fisica: se un lavoratore risultasse effettivamente non idoneo dovrebbe essere assegnato a mansioni inferiori, con il mantenimento del livello retributivo “mediante un assegno ad personam da riassorbire con ogni successivo miglioramento economico” oppure, in caso di inidoneità assoluta, si dovrebbe procedere alla risoluzione del contratto di lavoro con la sola corresponsione, se dovuta, dell’indennità di preavviso.
Questo provvedimento preso dal primo cittadino di Palermo mette il luce una situazione che va avanti da diversi mesi, praticamente da quando hanno sospeso il loro servizio i lavoratori gesip, che svolgevano appunto le mansioni di pulizia e portierato anche negli uffici e nelle strutture comunali; il Comune aveva pensato di rimpiazzarli con dipendenti comunali della stessa categoria (la A) ma tantissimi, tra questi, hanno presentato certificato medico per malattia oppure per sostenere la propria inabilità ai nuovi servizi assegnati.

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