Pubblicato: lun, 25 Nov , 2013

Palermo contro il femminicidio

La città si mobilita in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 

 

IMG_2086Oggi, 25 novembre, ricorre la tredicesima Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU al fine di avviare un processo di sensibilizzazione mondiale nei confronti del fenomeno del femminicidio.

In questa giornata a Palermo, proprio davanti al Teatro Massimo, si è svolto un flash mob di protesta patrocinato dall’Ordine degli Avvocati della città: decine di donne si sono schierate lungo tutta la piazza, mostrando testimonianze delle ultime vittime del fenomeno e posizionando davanti a loro un paio di scarpe rosse, colore simboleggiante femminilità e, al contempo, violenza. Anche gli uomini hanno preso parte al momento di riflessone, esibendo una gerbera rossa e un foglio recante la scritta “le donne non si toccano neanche con un fiore”. Proprio la presenza maschile all’evento è da considerarsi degna di nota, in quanto indicativa non soltanto di una spiccata solidarietà nei confronti dell’altro sesso, ma anche la volontà di non essere più associati a crimini disumani di questo tipo.

Come ci spiega l’organizzatrice dell’evento, l’Avvocato Maria Vittoria Cerami: «il flash mob è un modo di manifestare silenzioso, nel rispetto delle vittime del femminicidio. Proprio due giorni fa una donna di un paesino delle Madonie è stata sgozzata, l’ennesima vittima di questa crudeltà. Noi donne siamo stanche di non essere protette da nessuno». La vittima madonita, infatti, aveva denunciato le minacce subite in precedenza dal suo assassino, ma senza alcun riscontro da parte delle autorità. «Lo Stato è colpevole, lo Stato dovrebbe educare gli uomini contro la violenza di genere, che viene perpetrata su vittime colpevoli solo di essere donne».

La città, la cui attenzione nei confronti della lotta al femminicidio si concretizza già da diverse settimane, con molteplici eventi in vista della data di oggi, si stringe così attorno a tutte le donne, creando così una rete di solidarietà sociale indispesabile, soprattutto alla luce delle carenze istituzionali.


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