Palermo, arrestati per estorsione due noti ristoratori
Si tratta dei titolari de “Il Bucatino”, sono accusati di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso
I Carabinieri del capoluogo siciliano, questa mattina, hanno arrestato i noti ristoratori Giovanni e Maurizio De Sanctis, padre e figlio, titolari del rinomato ristorante palermitano “Il Bucatino”, nella centralissima Via Principe di Villafranca e frequentatissimo in città.
L’accusa per i due è gravissima: avrebbero offerto protezione, mafiosa, ad una ditta di trasporti di Termini Imerese vittima del furto del rimorchio carico di elettrodomestici, per un valore di circa 180mila euro.
I De Sanctis sono stati intercettati, nel maggio 2012, mentre si offrivano di “risolvere” i problemi dell’imprenditore di Termini e della moglie, vantando anche rapporti diretti con il boss di Porta Nuova Alessandro D’Ambrogio, in cambio del pagamento di circa 16 mila euro annui. La spedizione punitiva contro i dipendenti sospettati del furto andò male per i De Sanctis, furono infatti arrestati.
L’arresto non blocca le intimidazioni nei confronti dell’autotrasportatore, anzi peggiore le cose. I due, per il tramite di Rita Salerno, moglie di Maurizio De Sanctis, chiedono ben 220mila euro a titolo di “risarcimento” per l’arresto subito incolpando il taglieggiato di aver fatto lo “sbirro”. Le minacce non si fermano qui, oltre al denaro, gli imprenditori, che nel frattempo hanno abbandonato la Sicilia, furono costretti ad assumere pure, per “mettere le cose a posto”, Centineo padre e figlio, due esponenti mafiosi, arrestati nell’operazione Argo, che, evidentemente, erano complici nell’estorsione attuata dai De Sanctis. Quando, dopo l’assunzione dei Centineo, gli imprenditori di Termini subiscono la richiesta di altri 30mila euro decidono a denunciare il tutto alla magistratura e ai Carabinieri.
Così si è arrivati all’arresto odierno, per ordine del gip Fernando Sestito, a seguito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco, di Giovanni e Maurizio De Sanctis, Francesco e Pietro Centineo, Pietro Flamia, Francesco Licandri e Rita Salerno con l’accusa di estorsione, rapina e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con metodo mafioso.