Pubblicato: gio, 31 Ott , 2013

Palermo. Al Meli parte il progetto Comenius

Gemellaggio tra il liceo classico di Palermo ed altre cinque scuole europee. Spicca il coro della MELIca
Banchetto del Progetto Comenius

Banchetto del Progetto Comenius

Cinque giorni di intensa partecipazione del liceo classico Giovanni Meli di Palermo che in questi giorni ospita docenti ed alunni europei provenienti da cinque scuole di Norvegia, Croazia, Grecia e Romania.

Lunedì è stato dedicato alla visita di alcune bellezze architettoniche della città di Palermo e provincia; dal Duomo di Monreale alla Cappella Palatina passando per la Cattedrale, San Giovanni degli Eremiti e Piazza Pretoria. Dopo il pranzo presso l’Antica Focacceria San Francesco alunni ed insegnanti hanno assistito ad una rappresentazione dell’Opera dei Pupi.

Il giro turistico è continuato nelle giornate di ieri, mercoledì 30, con la visita nella province trapanesi di Segesta, Erice e Castellammare del Golfo e di oggi a Palermo presso il santuario di Santa Rosalia, il museo Pitré, la Palazzina Cinese per finire con un’escursione a Capo Gallo e lungo il litorale di Mondello.

A Segesta gli studenti greci ed italiani si sono cimentati in due rappresentazioni nella splendide cornice del Teatro Antico; la scuola greca ha allestito il Mito di Pandora mentre i ragazzi del liceo Meli hanno riprodotto il vecchio Mito di Scilla richiamando una sorta di comunione tra la terra siciliana e la civiltà ellenica seguendo il mito di Alfeo ed Aretusa.

La giornata di martedì 29 è invece stata interamente condotta all’interno della struttura del liceo palermitano nel cui teatro  si sono esibite le altre scuole partecipanti al progetto.

I ragazzi croati hanno inscenato la storia di un eroe popolare che lotta contro le prepotenze della nobiltà locale mentre quelli rumeni si sono esibiti in danze pirotecniche. Alcuni alunni norvegesi hanno invece proposto una storiella che tratta le curiose vicende di una capra e di un Troll, creatura umanoide della mitologia norrena e scandinava. Ma niente a che fare con le rappresentazioni degli studenti italiani e greci.

Contemporaneamente al meeting iniziale nella biblioteca tra i docenti italiani e stranieri di martedì,  gli alunni delle varie scuole interessate hanno svolto un torneo di calcetto e pallavolo e subito dopo hanno allestito un banchetto su cui docenti ed alunni si sono incontrati per la presentazione di prodotti tipici di tutti i paesi il cui ricavato dall’eventuale vendita sarebbe andato in beneficenza.

La Norvegia ha portato degli insaccati locali (salame, prosciutto crudo), una marmellata di frutti di bosco e delle barrette di cioccolato, la Romania invece del miele d’acacia e del pane aromatizzato allo zenzero.

La scuola croata, la più povera di prodotti, ha servito vari tipi di cioccolato mentre i ragazzi greci hanno proposto una grande varietà di mercanzia; dalle tisane al tè aromatizzati alla salvia e alla camomilla, dai dolci all’ouzo (distillato secco alcolico). I ragazzi palermitani hanno pensato ad un luculliano pranzo a base di prelibatezze locali palermitane.

Ma lo spettacolo più seguito e più degno di nota è stato offerto dal validissimo coro del liceo Meli (la MELICa corale) diretto dalla coppia formata dal pianista Giuseppe Messina e da Antonella Terzo, pregevole nel ruolo di direttore del coro formato dai ragazzi.

Cinque brani, di cui uno ripetuto nel bis, e tanti applausi per questa bella realtà palermitana: dopo la messa in scena del brano “Papageno, papagena” tratto dal “Flauto magico” di W. A. Mozart, il coro ha deliziato gli astanti dapprima con “Nella testa ho un campanello”, di Gioacchino Rossini, per proseguire con la tradizionale “Mattinata Siciliana” del catanese Gaetano Emanuel Calì – poi riproposta nel bis finale – e con due medley. Il primo tratto dal musical Hair, del 1967, il secondo omaggiando i Queen con Somebody to love e We are the champions.

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