Palermo: emergenza crack e protezione dei minori.
La commissione regionale Antimafia in azione all’istituto comprensivo “Sperone – Pertini”.
Palermo, 26 ottobre 2023 – Nel cuore del quartiere Sperone, una delle zone più complesse della città, si è tenuta una seduta straordinaria della Commissione Antimafia per affrontare l’allarmante emergenza droga che sta devastando il capoluogo siciliano, in particolare la diffusione sempre più capillare del crack. La scelta del luogo non è stata casuale: la scuola del quartiere rappresenta uno dei fronti più esposti a questa piaga, che coinvolge in maniera drammatica soprattutto i giovani e i giovanissimi.
Negli ultimi anni, Palermo è diventata una delle città italiane dove il crack si è imposto con forza sul mercato delle droghe. Una sostanza pericolosissima, che distrugge velocemente chi ne fa uso, e che, complice il basso costo, è diventata facilmente accessibile anche a fasce della popolazione estremamente vulnerabili. Con una dose che può costare appena 5 euro, il crack viene venduto anche a ragazzini di soli 12 anni, segnando il confine di una crisi sociale ed educativa sempre più difficile da contenere.
L’incontro dell’Antimafia a Sperone ha avuto un duplice obiettivo: da un lato, sollevare con urgenza il problema della diffusione della droga tra i giovani, dall’altro, porre l’accento sulla necessità di proteggere i minori, ormai i più esposti a questo fenomeno. Le istituzioni e le realtà territoriali devono unirsi per creare un fronte comune che possa affrontare questa emergenza da un punto di vista sia repressivo che preventivo.
“La situazione è fuori controllo,” hanno dichiarato alcuni esponenti presenti alla seduta, sottolineando come la diffusione del crack sia ormai capillare, con gravi ripercussioni su interi quartieri. La dipendenza da crack, infatti, raramente si manifesta in modo isolato: viene spesso associata all’uso di altre sostanze, come gli oppiacei, peggiorando ulteriormente il quadro di chi ne abusa.
Uno dei nodi cruciali emersi durante l’incontro è stata la mancanza di un adeguato sistema di prevenzione. Al momento, in Sicilia manca una legge quadro regionale che possa sostenere programmi di intervento su larga scala, limitando le possibilità di azione delle istituzioni e delle associazioni del territorio. Senza un supporto legislativo e strutturale, è impossibile affrontare in modo coordinato una piaga che si sta diffondendo con una velocità preoccupante, specialmente tra i più giovani.
“L’urgenza di interventi mirati è ormai evidente,” ha affermato uno dei partecipanti alla seduta. “Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi di fronte a una crisi che sta minando il futuro di intere generazioni.”
L’incontro ha quindi messo in luce la necessità di agire su più fronti: da un lato il contrasto alla vendita di sostanze, dall’altro la protezione dei giovani attraverso programmi educativi e di prevenzione. Solo con un impegno congiunto tra istituzioni, scuola, famiglie e associazioni del territorio sarà possibile invertire questa rotta.